OLIVET, Pierre-Joseph Thoulier, abate d'
Letterato francese, nato a Salins, nella Franca-Contea, nel 1682, morto a Parigi nel 1768. Entrato nella Compagnia di Gesù (a Reims nel 1700), l'abbandonò dopo [...] française, dove era entrato nel 1723 in seguito alle sue traduzioni umanistiche, specie quella del De natura deorum di Cicerone. L'O. s'occupò soprattutto di studî grammaticali (Essais de grammaire, 1732; Traité des participes, 1754; ecc.); ma il ...
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MERLANI, Giorgio (Giorgio Merula)
Alessandro Daneloni
Nacque ad Alessandria, da Negro, tra la fine del 1430 e gli inizi del 1431. Membro di un’illustre famiglia della città, il M. fu comunemente conosciuto [...] fino al 1482 (si ha notizia dei suoi corsi veneziani sugli scritti retorici, le Verrine e la Pro Ligario di Cicerone, su Marziale e Quintiliano).
Umanista ormai maturo, con approfondite conoscenze sulla tradizione letteraria dell’antichità, il M. non ...
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FASOLO, Giovanni
Francesco Piovan
Nacque a Padova nel 1518 da Melchiorre di Giovanni Michele e da Margherita Aliprandi.
La famiglia, di origine chioggiotta (in una supplica ai Dieci Melchiorre e suo [...] e l'orazione Perì tēs parapresbéias di Demostene; nel 1571-72, infine, avrebbe dovuto leggere la Pro lege Manilia di Cicerone e il Panathenaikós di Isocrate.
Opere: Simplicii Commentarii in libros De anima Aristotelis, quos I. Faseolus ... ex Graecis ...
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GNESOTTO, Ferdinando
Paolo Zublena
Nacque il 2 dic. 1835 a Campese, nei pressi di Bassano del Grappa, da Giovanni e da Brigida Scolari. Ottenuto nel 1854 l'attestato di maturità e frequentata per due [...] di Orazio e, presso la nota "Collana di classici greci e latini con note italiane" di Loescher, alle Tusculanae disputationes di Cicerone (Torino 1884-86). Da ricordare infine lo scritto Per una tradizione nostra letteraria (in Atti e memorie della R ...
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PROVIDENTIA
W. Köhler
Personificazione della provvidenza corrispondente alla parola greca πρόνοια, concetto fondamentale dello stoicismo. L'universo - insegna questa scuola greca - è regolato da una [...] a Roma in un principio di stato, in un numen degno di devozione.
Non era solo oggetto di meditazioni filosofiche (Cicerone, Seneca) ma, essendo comprensibile a tutti, comparve ben presto sulle monete. In onore del Divus Augustus Pater Tiberio fece ...
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Euripide
Clara Kraus
Tragediografo greco del V sec. a. C.; è ricordato da D. in Pg XXII 106 Euripide v'è nosco, nel corso dell'elenco di illustri poeti latini e greci dei quali Virgilio dice a Stazio [...] noti a D. per conoscenza diretta, ma solo attraverso riferimenti, citazioni e giudizi desunti da autori posteriori (Aristotele, Cicerone, Quintiliano, Macrobio). Il maggior risalto dato dalle fonti antiche latine a quello che in ordine di tempo fu l ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] con l’esperienza comune (per es., che il dolore non fosse un male); Paradoxa stoicorum è il titolo di un’opera di Cicerone (46 a.C.).
Oggi la parola può essere adoperata in senso oggettivo o soggettivo. In senso oggettivo, si denomina p. una tesi ...
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1. Console romano nel 252 a. C., conquistò Lipari e riportò il trionfo sui Cartaginesi; console nel 248, assediò Lilibeo e Trapani. Censore nel 241, fu, poi, maestro dei cavalieri del dittatore C. Duilio [...] gli Italici alla rivolta. Console nel 75, propose una legge intesa a risollevare il tribunato depresso da Silla: morì l'anno successivo, mentre era proconsole nella Cisalpina. Lodato oratore, è uno degli interlocutori del De oratore di Cicerone. ...
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Uomo politico romano (sec. 1º a. C.); questore nel 63; quale tribuno della plebe (59), fu promotore di varie leggi (leges Vatiniae), fra cui quella che conferiva a Cesare il governo della Gallia e dell'Illiria [...] , poi durante la guerra civile, quando difese Brindisi. Console per alcuni giorni (nel 47), fu proconsole in Illiria (45-43); consegnò la provincia a Bruto dopo la morte di Cesare. Nel 56 Cicerone aveva diretto contro di lui l'orazione in Vatinium. ...
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TIMEO (Τίμαιος, Timaeus)
Arnaldo Momigliano
Storico greco. I dati cronologici sono imprecisi. Luciano asserisce che arrivò a 96 anni; ed era certamente vivo circa il 264 a. C., anno in cui finiva press'a [...] in specie di Apollonio Rodio e di Licofrone: trascrizioni dimostrate di passi di T. sono, per es., anche in Cicerone. Le difficoltà sorgono gravissime però quando si voglia delimitare con precisione l'ambito dell'utilizzazione di T. Per Licofrone si ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...