Regista italiano (n. Roma 1951). Interessato alle nuove tecnologie, al video e alle varie forme di espressione corporea, dall'esercizio acrobatico alla danza, fondò nel 1975 il gruppo La gaia scienza, [...] con il quale realizzò spettacoli imperniati sulla scomposizione del linguaggio teatrale e sull'assenza del testo (La rivolta degli oggetti, 1976; Sogni proibiti, 1978; Cuori strappati, 1983). Dopo lo scioglimento ...
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Vukotic, Milena. - Attrice italiana (n. Roma 1938). Attrice minuta, dotata di classe e poesia, dopo aver abbandonato la carriera di ballerina di danza classica, ha deciso di dedicarsi alla recitazione [...] sin dagli anni Sessanta e da allora ha interpretato più di novanta film. All’inizio ha assunto ruoli soprattutto da caratterista, ma col tempo è stata apprezzata da registi del calibro di F. Fellini, B. ...
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Compositore giapponese (n. Sendai 1947). Ha ricevuto la prima formazione nell'ambito della cultura tradizionale giapponese, approfondendo oltre alla musica e alla danza anche lo zen e il teatro nō, per [...] poi proseguire gli studi musicali all'Università di Tokyo. Nelle prime fasi della sua carriera si è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca multimediale, fondando nel 1969 a Tokyo il gruppo Tone Field ...
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Scultore e pittore (Lassan, Pomerania, 1435 circa - Lubecca 1508 o 1509). La sua prima opera documentata è il fregio dipinto con la Danza macabra per la Marienkirche di Lubecca (1463 o 1466), di cui restano [...] pochi frammenti in St. Nikolaus a Tallin. Nelle grandi composizioni lignee della Croce trionfale del duomo di Lubecca (1477) e del San Giorgio e il drago, eseguito per il reggente svedese S. Sture (1483-89, ...
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Stile musicale di tradizione cubano-portoricana, in uso a partire dagli anni 1950.
Il termine viene anche utilizzato per designare un tipo di danza popolare nei Caraibi, nata dalla fusione dei ritmi latino-americani [...] con il rock ...
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MILLOSS, Aurel
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Újozora (Ungheria) il 12 maggio 1906; compiuti gli studî classici, si dedicò alla danza rivelandosi nel 1928. Assunto dalla Staatoper di Berlino [...] fu quindi, dal 1934 al 1937, all'Opera di Budapest: si stabilì in seguito in Italia, scritturato come primo ballerino e coreografo prima al Teatro dell'Opera di Roma e poi, dal 1945 al 1947, alla Scala ...
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Nacque a Verolengo (Torino) il 19 ott. 1859, da Giuseppe, generale, e da Maria Ghiglione. Iniziò a studiare danza in giovanissima età con risultati eccellenti e tali da portarla a ricoprire, appena quindicenne, [...] del 1882, in cui essa sostenne la parte di Blaniforte. Durante le vacanze accordatele dalla direzione del teatro viennese, la C. danzò al teatro Nazionale di Praga nel luglio del 1889 e nel gennaio 1890. Nel 1892, allo scadere del suo contratto con l ...
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Ballerino e coreografo francese (n. Parigi 1938 - m. 2019). Dopo il suo esordio a Londra nel 1956, ha insegnato in varie Accademie di danza, tra cui quella di Roma. Ha curato la coreografia dei balletti [...] Vision aquatique, Saint Georges et le dragon, Recueil, nei quali si rivela, accanto all'impronta di uno stile personalissimo, l'influenza del suo maestro K. Jooss ...
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Nome sotto cui è nota la famiglia di attori francesi Botot; notissima, fra tutti, Marie-Anne (Parigi 1714 - ivi 1796) che lasciò la danza per il teatro e fu ammessa alla Comédie-Française dove rimase dal [...] 1730 al 1763; eccellente nelle parti di "soubrette" (Finette in Le Complaisant di A. de Pont-de Veyle, Lisette in Le médisant di Ph. Destouches). Interpretò anche parti tragiche e Voltaire la volle come ...
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Poeta albanese (Pogradec 1899 - Tirana 1988). Contribuì al rinnovamento della poesia albanese con le sue suggestive liriche, raccolte in Vallja e yjve ("La danza delle stelle", 1933) e Ýlli i zemrës ("Le [...] stelle del cuore", 1937). Nel dopoguerra dovette limitarsi all'attività di traduttore. Riconoscimento postumo è il volume Vepra letrare ("L'opera letteraria", 1990) che raccoglie suoi testi editi e inediti ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati...
danzare
v. intr. [dal fr. danser, di etimo incerto] (aus. avere). – Eseguire una danza: d. in coppia; i pellirosse danzavano intorno al loro capo; con sign. generico, è meno pop. di ballare: abbiamo danzato tutta la sera. Anche in senso fig.:...