Popoli e culture dell'Italia preromana. I Veneti
Loredana Capuis
I veneti
Etnico attestato nelle fonti greche e latine (Ἐνετοί, Οὐένετοι, Veneti) con localizzazioni geografiche varie: Asia Minore- Paflagonia [...] , documentano l’affermarsi di una religiosità/cultualità pubblica prevalentemente incentrata su una divinità femminile risanatrice e protettrice delle attività femminili e maschili. Pora-Reitia è il nome ricorrente nelle dediche di Este, Trumusiate ...
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FRESCHI (David), Tommaso de'
Roberto Zago
Figlio primogenito di Giovanni David di Tommaso e di Elisabetta Pencina di Domenico, nacque a Venezia nella contrada di S. Biagio il 2 febbr. 1453. Il nome [...] campi presso Oderzo. Molto probabilmente perché le risorse dei Freschi erano state sempre destinate a costituire le doti femminili e a permettere i sontuosi e ben collocati matrimoni che assicurassero il decoro e il prestigio indispensabili al loro ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. I Gepidi
István Bóna
I gepidi
Popolazione germanico-orientale parlante un dialetto simile al gotico. Non vi sono cronache autoctone [...] storiche, geografiche e cronologiche, gli archeologi ungheresi attribuiscono al popolo gepida il gruppo di ricche sepolture femminili caratterizzate da corredi consistenti in serie di gioielli come grandi fibule a disco d’argento, lussuosi fermagli ...
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CELESIA, Emanuele
Nilo Calvini
Nacque in Finalborgo (Savona) il 3 ag. 1821 da Vincenzo e da Caterina Melzi, in una famiglia della nobiltà locale. Nel 1837 il padre, che da anni esercitava l'attività [...] queste tesi nell'opuscolo Della protezione dovuta agli animali (Genova 1870). Negli stessi anni fondò le scuole professionali femminili, e fu nominato presidente del Comitato ligure per l'istruzione e l'educazione del popolo e della Società di ...
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GIACOMELLI, Angelo
Andrea Proietti
Giovanni Biadene
Nacque a Trivignano Udinese il 19 apr. 1816. Nel 1823 il padre Luigi, imprenditore, si trasferì con la famiglia a Treviso, dove per il rilievo sociale [...] opere, scritte in forma quasi diaristica, univano alla finalità prevalentemente pedagogica (quella di educare le nuove generazioni femminili alla fede) la volontà di promuovere e diffondere un'idea cristiana di giustizia economica quale, in quegli ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Avari
István Bóna
Gli avari
Popolo asiatico di cavalieri nomadi, presente nel 557 d.C. nelle regioni periferiche dell’Europa [...] di villaggi, con i loro cimiteri, sorsero in tutto il regno. Una serie di cambiamenti è indicata dai costumi maschili e femminili, dall’armatura (ad es., la diffusione della sciabola a lama curva), dalla bardatura del cavallo (le falere tonde e le ...
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BARBAROUX, Giuseppe
Narciso Nada
Nacque a Cuneo il 6 dic. 1772 da Giovanni Pietro e da Giovanna Maria Giordana. La madre era figlia di un noto medico cuneese; la famiglia patema proveniva invece dalla [...] archivi delle famiglie torinesi Sciolla Lagrange-Pusterla e Marchetti di Muriaglio, in cui è confluito, per eredità femminili, l'archivio personale del Barbaroux.
Fra i saggi di carattere commemorativo ricordiamo: A. Pinelli, Notizia biografica dell ...
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CACACE, Giovanni Camillo
Aldo Mazzacane
Nacque a Napoli nel 1578, benché varie fonti indichino il 1571 seguendo il Toppi, che peraltro conobbe personalmente il C. e si giovò talvolta della sua protezione [...] Monasterio istituito dal quondam... G. C. Cacace. Qualche brano, relativo alla medesima istituzione, in G. Ceci, I reali educandati femminili di Napoli, Napoli 1900, pp. 7-11. La parte relativa alla cappella in S. Lorenzo, tratta da un diverso fondo ...
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BARGONI, Angelo
Nilo Calvini
Nacque a Cremona da modesta famiglia il 26 maggio 1829. Poté iniziare gli studi giuridici all'università di Pavia grazie ad un sussidio raccolto dalla nobildonna Antonietta [...] per il trasferimento delle ceneri di Ugo Foscolo in Santa Croce. Si adoperò per l'istituzione di nuove scuole femminili in varie città d'Italia.
Nel 1870 fu nominato direttore del quotidiano fiorentino L'Italia Nuova a tendenza moderata, che ...
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MALATESTA (de Malatestis), Pandolfo
Anna Falcioni
Unico figlio maschio nato dal matrimonio di Malatesta detto Malatesta da Verucchio con Margherita Paltonieri, sua seconda moglie, il M. è completamente [...] , in I Malatesti, a cura di A. Falcioni - R. Iotti, Rimini 2002, pp. 24-30; C. Cardinali - A. Maiarelli, Figure femminili alla "corte" malatestiana di Rimini nel Trecento, in Le donne di casa Malatesti, a cura di A. Falcioni, Rimini 2005, pp. 239-243 ...
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femminile
(ant. e poet. feminile) agg. [der. di femmina]. – 1. a. Di femmina, di donna: sesso f.; corpo, animo, psicologia f.; una grazia squisitamente f.; gusti tipicamente f.; abito f.; arti f.; un’intelligenza tutta f.; linea f., la discendenza...
femminilismo
s. m. [der. di femminile]. – Nel linguaggio medico, presenza di caratteri sessuali secondarî femminili nel maschio, che può dipendere da lesioni, da insufficienza funzionale dell’ipofisi (f. ipopituitarico) o dei testicoli (f....