URBINO (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Luigi SERRA
Carlo PIETRANGELI
Tammaro DE MARINIS
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Città delle Marche settentrionali, a m. 451 s. m., posta tra il Foglia e [...] Settembre e il largo ove sorge la grande chiesa di S. Francesco; di lì, la via Raffaello sale alla Porta del Monte, Intorno all'anno 1495 si stabilì a Urbino Timoteo della Vite, reduce daBologna, e di lui è conservata la tavola con i Ss. Tommaso e ...
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Il campanile inteso come costruzione elevata per diffondere il più lontano possibile il suono delle campane (vera chiesa delle campane, come lo chiama Giovanni di Garlande nel suo Dizionario, 1245), per [...] tra i quali famoso quello costruito nell'isola di Faro da Tolomeo Filadelfo o, cosa più probabile, dalle stesse torri che Disegni d'Antonio di Vincenzo per il campanile di S. Francesco di Bologna, in Architettura e arti decorative, Roma 1922; C. ...
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Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute fra una cassa di risonanza e una mensola, e destinate ad essere toccate a vuoto col pizzico [...] virtuose d'arpa, quali Orazio dall'Arpa, Iacopo daBologna, Giovanni Battista Giacomelli, Adriana Basile, Laura Peperara, come creatore della moderna tecnica del suo strumento. Francesco Giuseppe Dizi, dopo un'avventurosa esistenza, aiutato ...
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. Famiglia principesca italiana che tenne la sovranità dei ducati di Ferrara, Modena e Reggio, della contea di Rovigo e di altre terre, e si estinse nel ramo legittimo maschile con Alfonso II nel 1597, [...] queste due città. Ma avendo aiutato il suocero Francescoda Carrara, signore di Padova, nell'acquisto di Verona 1893; A. Venturi, L'arte ferrarese nel periodo di Ercole I, Bologna 1888-89; G. Bertoni, La Biblioteca Estense e la cultura ferrarese ai ...
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Città delle Marche, in provincia di Ascoli, sede arcivescovile; è sita al centro di un vasto territorio di colli coronati di paesi e degradanti all'Adriatico, tra Chienti e Aso - la "Fermana" -, cui impresse [...] superstite dell'organismo primitivo dovuto a Giorgio da Como (1227), con S. Francesco, S. Agostino, le tarde bifore del al sec. XIV; nella Pinacoteca civica un polittico di Andrea daBologna e una Madonna di F. Ghissi. Per il Rinascimento si ...
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L'ascia, strumento e arma a un tempo, è l'utensile che accompagna le fasi differenti dello sviluppo delle civiltà umane, quello che ha reso all'uomo i più varî e i più utili servizî.
L'ascia dei popoli [...] anche in Italia, a esempio in Sardegna e nel ripostiglio di S. Francesco di Bologna. Bellissimi esemplari sono quelli della regione del nord, della Scandinavia, decorati da rilievi e da incisioni a bulino. Alla tecnica più evoluta dell'età del ferro ...
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SANGALLO, Giuliano e Antonio Giamberti, detti da
Gustavo GIOVANNONI
Architetti fiorentini; Giuliano nacque forse nel 1445, morì a Firenze nel 1516; Antonio - detto il Vecchio - suo fratello, nacque [...] di Borgo e di Belvedere, e poi lo conduce seco a Bologna e alla Mirandola. Nel 1509, ritornato ormai a Firenze, è , e l'opera è stata lentamente proseguita prima da Antonio, poi daFrancescoda Sangallo, figlio di Giuliano e quindi nipote di ...
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. Vuole una tardiva leggenda popolare che la famiglia Bentivoglio derivasse da re Enzo e da una giovane di Viadagola di nome Lucia, alla quale, in prova di affetto, Enzo re, che era prigioniero dei Bolognesi, [...] ai Visconti, si esposero all'ira di Giovanni da Oleggio divenuto signore di Bologna nel 1354: in quell'anno Michele B., fu mandato a morte, mentre altri membri della famiglia, come Francesco, Antoniolo di Bertuccio, Antoniolo di Albertinello, Andrea ...
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Figli del barone Francesco (1785-1847), contrammiraglio della marineria austriaca, e di Anna Marsich; nati a Venezia, Attilio il 24 maggio 1810, Emilio il 20 giugno 1819; educati entrambi nell'imperiale [...] Giuseppe e Francesco Tesei da Pesaro, Carlo Osmani da Ancona, Giuseppe Pacchioni daBologna, Pietro Piazzoli da Lugo, Francesco Berti da Lugo, Giovanni Manessi da Venezia, Luigi Nanni da Ancona, Tommaso Mazzoli daBologna, Paolo Mariani da Milano (il ...
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L'adozione di monocordi a più corde (nonostante il controsenso, il nome per qualche tempo rimase) nella pratica musicale del Medioevo generò notevoli varietà di strumenti a pizzico o a plettro, a taluno [...] un pezzetto di cuoio o di metallo flessibile) che funge da plettro. Non appena la corda viene urtata, il saltarello ricade cembalari abilissimi, a cominciare da Girolamo daBologna e da Domenico da Pesaro, da Vincenzo da Prato, dal Portalupi, dallo ...
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transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...
europolitico
s. m. Uomo politico degli Stati membri dell’Unione europea che svolge la sua attività in sede comunitaria. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto diffuso...