Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] soggette a distruzione. Oltre alle tre figure idilliache di fanciulli, del lago Trasimeno, di Tarquinia nel Museo Etrusco Gregoriano e seguenti sono i rinvenimenti di R. Mancinelli e di Giuseppe Pellegrini nel sepolcreto di Poggio Buco, del 1896 è lo ...
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Colli Etruschi Viterbesi DOP
(Tuscia DOP)
Denominazione di origine protetta dei vini prodotti in numerosi comuni della provincia di Viterbo, nella regione Lazio. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, novello e passito (quest'ultima sempre collegata a uno specifico vitigno). La tipologia ... ...
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Maria Cristina Figorilli
Antica popolazione italica, dominante nelle attuali Toscana, Umbria e Tuscia laziale. In Discorsi II i gli E. (che M. chiama quasi sempre «Toscani») sono citati, insieme agli altri antichi popoli con cui i Romani combatterono (tra 4° e 3° sec. a.C.), nel quadro di un discorso ... ...
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Antica popolazione abitante le regioni dell’Italia centrale (Toscana, Lazio settentrionale e buona parte dell’Umbria). Noti nell’antichità con i nomi di tyrsenoi o tyrrhenoi in greco (da cui «tirrenico»), tusci o etrusci in latino (da cui Toscana), nella loro lingua essi si denominavano rasna.
Origini
Fin ... ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine degli Etruschi (gr. Τυρσηνοί, poi Τυρρηνοί; lat. Tusci o Etrusci; etrusco Rasna) sono state ... ...
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Tommaso Gnoli
Un popolo misterioso… ma non troppo
Gli Etruschi erano la più importante popolazione dell'Italia preromana. Occupavano originariamente la regione compresa tra l'Arno e il Tevere, che da loro prese il nome di Toscana (i Romani, infatti, chiamavano Tusci gli Etruschi). Di lì poi si estesero ... ...
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(XIV, p. 510; App. II, I, p. 882; III, I, p. 581; IV, I, p. 743)
A partire dal 1985 si è avuta una serie di eventi scientifici (manifestazioni espositive, congressi e incontri di studio), organizzati da varie regioni (Toscana, Umbria, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio) nell'ambito di un ''Progetto Etruschi'' ... ...
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Le scoperte archeologiche (v. lazio; toscana, in questa App.) e la ricerca scientifica dell'ultimo quindicennio hanno trasformato il quadro degli studi etruscologici, dal panorama della situazione protostorica all'inquadramento delle vicende politiche e sociali, dalla storia della cultura figurativa ... ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro organico della civiltà etrusca. È questo difatti il principio che presiede alle più recenti opere ... ...
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Durante gli ultimi anni si è andata affermando, sempre più imperiosa, l'esigenza di coordinare lo studio dei diversi problemi riguardanti l'origine, la storia, la religione, le istituzioni, l'arte, la lingua degli Etruschi nell'ambito di una disciplina unitaria, intesa a ricostruire, nei limiti consentiti ... ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] dell'opera (parte 1ª). La continuazione dell'opera fu affidata a Giuseppe Gatti (1914), che non riuscì a pubblicare se non un primo fascicolo Più spesso sono ricordati gli alumni (ϑρεπτοί), fanciulli abbandonati che la carità dei fedeli allevava e ...
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Il nome, la sua estensione e le sue vicende. - L'origine del nome Abruzzo (la forma singolare è la più corretta anche per designare tutto il paese), Aprutium nel latino medievale, è ignota. Il nome, sconosciuto, [...] Abruzzo Ulteriore II coincide col principio del regno di Giuseppe Bonaparte (19 gennaio 1807). Passaggi di comuni dall'una d'un morticino, il corteo è formato da lunghe file di fanciulle vestite di bianco, e accompagnato da un gruppo di sonatori, che ...
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Stato dell'America Meridionale sul versante dell'Oceano Pacifico.
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 55); Esplorazioni (p. 55); Geologia e morfologia (p. 55); Condizioni climatiche (p. 56); [...] legge del febbraio 1928 l'istruzione è obbligatoria per tutti i fanciulli fra i 7 e i 15 anni d'età. L' ricordati specialmente Emanuele Robles (autore del primo inno nazionale), Giuseppe Zapiola, Eustachio e Federico Guzmán. Nel 1849, per merito ...
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Penisola posta nella parte sud-occidentale dell'Asia fra 34° 30′ e 12° 45′ lat. Nord e 32° 30′ e 60° long. Est. Come regione naturale, l'Arabia dovrebbe includere anche il Sinai, la Siria e parte della [...] , del 1884 e 1888). Cfr. anche la corrispondenza di Luigi e Giuseppe Caprotti, in Esplorazione commerciale, Milano, II (1887); III (1888); di tende, di utensili, di prigionieri (donne e fanciulli soprattutto). La tribù depredata è per lo più ridotta ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] con la legge del 1923, ma proseguono clandestinamente; tuttavia è da ritenere che una migliore educazione dei fanciulli verso la protezione delle bellezze naturali finirà per relegarle completamente nella storia del folklore venatorio. Appartengono ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] al suo tempo non ne aveva meno di tre milioni. Flavio Giuseppe, Guerra giudaica, II, 16, 4, attribuisce invece la cifra che parla di 300.000 uomini, oltre alle donne e ai fanciulli, che sarebbero stati uccisi da Goti e Borgognoni nella presa di ...
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TORINO (A. T., 24-25-26)
Piero LANDINI
Goffredo BENDINELLI
Giulio Carlo ARGAN
Francesco LEMMI
Gino TAMBURINI
Luigi MICHELOTTI
Andrea DELLA CORTE
Piero BAROCELLI
Francesco COGNASSO
Piero PIERI
Capoluogo [...] in Italia, la R. Scuola di tirocinio per le arti grafiche Giuseppe Vigliardi-Paravia (1901), la R. Scuola per l'arte bianca e il "Collegium puerorum innocentium", il collegio nuovo dei sei fanciulli innocenti. Così, la cappella del duomo di Torino ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] le classi sociali l'istruzione, di estenderla ai fanciulli e alle fanciulle, e di rendere obbligatoria la frequenza della scuola: Francia; e soprattutto le Scuole Pie di S. Giuseppe Calasanzio (v.). Il quale preoccupandosi soprattutto dei bambini ...
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U. R. S. S. (A. T., 66-67, 69-70, 71-72, 73-74, 86-87, 103-104)
Giorgio PULLE'
Pino FORTINI
Giulio COSTANZI
Tomaso NAPOLITANO
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
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. [...] geografica assoluta è la seguente: 82° di lat. nella Terra di Francesco Giuseppe, 35° di latitudine N. al confine afghano; 26°4′ di long. tempo dal governo rivoluzionario l'istruzione religiosa dei fanciulli in forma ufficiale e passati poi a vere ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...
niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, accolta anche per spiegare il corrispondente...