La distinzione fra editore, tipografo, libraio è di origine piuttosto recente. Nell'uso comune si dà oggi il nome di editore a chi esercita l'industria della produzione e divulgazione di opere letterarie, [...] Biblioteca universale, Biblioteca del popolo, Biblioteca dei fanciulli, ecc. - Touring Club Italiano: v. turismo 1861 da Emilio Treves, a cui si unì, dal 1870, il fratello Giuseppe. Nel 1904 la ditta fu trasformata in società anonima. Morto nel 1916 ...
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Il quadro di riferimento. Le tre parti dell’editoria libraria. Evoluzione recente e tendenze future. Orizzonti digitali. Bibliografia
Si può ragionevolmente ritenere che il millenario cammino del libro, o meglio del libro di carta, o, più precisamente ancora, del libro cartaceo nella sua ultima e più ... ...
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Albertina Vittoria
In uno scritto sull’«industria libraia», apparso nel 1858, lo scrittore milanese Carlo Tenca svolgeva innovative considerazioni sulla figura dell’editore come mediatore tra autori e pubblico e sul nuovo rapporto che si doveva stabilire da parte di editori e autori nei confronti dei ... ...
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Persona o azienda che fa stampare e pubblicare libri, giornali, opere musicali ecc., curandone la distribuzione e la vendita e assumendosene gli utili o le perdite, oppure l’imprenditore o la società che ha la proprietà o il controllo di una testata giornalistica o, anche, un’azienda che produce media ... ...
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L'industria che ha per oggetto la pubblicazione e diffusione di libri e in genere di opere a stampa (quindi anche giornali e periodici); in senso collettivo, il complesso degli editori, delle imprese e delle attività connesse con tale industria: il settore dell'e.; l'e. italiana; provvidenze per l'editoria. ... ...
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Dal dopoguerra al miracolo economico
L'e. italiana ha conosciuto una grande fase di sviluppo tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta. Questi termini cronologici - collegati al miracolo economico postbellico, al grande fermento culturale del Sessantotto, da un lato, e, dall'altro, ... ...
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Margherita Zizi
L'industria della parola scritta
L'editoria è l'industria che si occupa della pubblicazione e della distribuzione di libri, quotidiani e periodici e della diffusione di informazione. A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del 20° secolo ha ampliato il suo campo di attività ... ...
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Disciplina giuridica.- L'emanazione della l. 5 agosto 1981 n. 416 (disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'e.) ha segnato un momento di grande importanza, in quanto ha delineato il primo corpus di norme, a carattere organico, rivolto a regolamentare il settore editoriale. Nel periodo precedente ... ...
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Per gli ultimi venti anni, durante i quali la produzione del libro ha fatto registrare mutamenti notevoli, manca un'analisi complessiva dell'editoria libraria, e mancano indagini conoscitive dei singoli settori e sottosettori: editoria di cultura, scolastica, universitaria, di massa, d'arte, a fumetti, ... ...
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L'attività editoriale, italiana ed estera, in questi ultimi anni è sinteticamente espressa nelle tabelle 1, 2 (in base alle rilevazioni statistiche della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) e 3.
Le aziende editoriali aderenti all'Associazione Italiana Editori sono (al novembre 1960) 450; esse ... ...
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Apprezzabili progressi ha compiuto l'editoria italiana nell'ultimo decennio. L'opera di ricostruzione dopo le distruzioni belliche, delle quali soffrì soprattutto l'editoria del nord e particolarmente le case editrici Chiantore, Paravia e Utet di Torino, e Ceschina, Garzanti, Hoepli di Milano, si è ... ...
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(XIII, p. 471).
Principali case editrici italiane (p. 473).
Firenze. - La Nuova Italia: fondata nel 1925 a Venezia, trasferita poi a Perugia e quindi, definitivamente, a Firenze. Pubblicò dapprima opere letterarie a carattere popolare; poi, dal 1930, edizioni critiche, opere storiche, filosofiche, pedagogiche, ... ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] 492-495 va notata, oltre tutto, la distinzione tra il gruppo delle fanciulle, dal quale si leva, a coro, il canto dell'epitalamio, e Mussorgski e - in Italia - nell'opera di Giuseppe Verdi, culminante, a tale proposito, nelle gigantesche architetture ...
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PERIODICI
Stefano La Colla
. Nome con cui sono designate le pubblicazioni che compaiono a intervalli regolari di tempo. I periodici differiscono tanto dai giornali quotidiani (v. giornale) quanto dai [...] 1888 F. Protonotari morì e gli successe nella direzione il fratello Giuseppe, che la resse sino al 1896; col 1° luglio 1897 i piccoli vanno ricordati Mondo piccino, il Giornale dei fanciulli di Cordelia, il Giornalino della Domenica di Vamba, tutti ...
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Imperatore romano che governò dal 117 al 138. Publio Elio Adriano era nato nella provincia Baetica ad Italica (oggi Santiponce, non lungi da Siviglia), antica colonia romana, fondata dagli Scipioni durante [...] allora un saggio e virtuoso senatore, T. Aurelio Fulvo Boionio Arrio Antonino, con l'obbligo di adottare egli stesso il fanciullo, figlio di Ceionio Commodo. Gli ultimi mesi di vita di Adriano furono infelici; le sofferenze fisiche si fecero sempre ...
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Origine. - Sull'origine delle carte da giuoco e sulla loro introduzione in Europa si è discusso e si discuterà ancora a lungo. Che la Cina sia stata la loro patria sin dal 1120 (tesi del Remusat) è affermazione [...] e risulterebbero da una fusione di una specie di giuoco per fanciulli allora in uso, costituito da una serie di figure istruttive al contrario dei precedenti. Ricorderemo soltanto quelli del bolognese Giuseppe Mario Mitelli, in cui si scorge, p. es.. ...
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Con questo nome (gr. "Ηπειρος o "Απειρος "terraferma"; lat. Epīrus) gli abitanti delle isole di Corfù e Cefalonia denominarono ab antiquo le opposte sponde del continente ellenico, che è quanto dire la [...] un breve regno del fratello di Eacida, Alceta II il potere regio passò nel 307 a Pirro, figlio d'Eacida, ancora fanciullo poiché era nato nel 319. A due anni, travolto nella rovina paterna, era stato portato a rifugio presso il re illirico Glaucia ...
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Il più famoso scultore greco. Di nessun altro artista dell'antichità gli scrittori classici hanno lasciato tante notizie quante se ne hanno di F. Di poche altre cerchie o scuole artistiche si sono individuate [...] delle danzatrici; ce ne sono poi due altre alla base di ciascuna gamba. Sopra ciascuna delle gambe anteriori si trovano dei fanciulli tebani rapiti da Sfingi, e, sotto le Sfingi, Apollo e Artemide saettano i figli di Niobe. Tra le gambe del trono ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] sec. IV, nelle storie ove una mano tra le nubi appare a fermare il braccio d'Abramo, a proteggere i tre fanciulli nella fornace di Babilonia, ecc. Da allora in poi pitture e mosaici la introducono facilmente come simbolo della presenza divina senza ...
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. È vocabolo derivato da quello più antico Catechesi, come anche il suo concetto è uno sviluppo dell'antica catechesi. Ambedue i nomi derivano dal verbo κατηχέω, che letteralmente significa "fare eco", [...] composti sotto l'influsso del giansenismo, come il Catechismo universale di Giuseppe Simioli, detto il Catechismo di Napoli, messo all'Indice nel 1783, e il Catechismo per i fanciulli ad uso della città e diocesi di Motola di Ildefonso Ortiz Cortes ...
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Uno dei sacramenti della Chiesa, in cui sotto le specie del pane e vino si contengono il corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo.
Il dogma e la sua teologia. - Il nome. - I vocaboli con cui si designò [...] l'eucaristia; Pio X troncò la secolare questione, consigliando la massima frequenza, anche quotidiana, e la comunione ai fanciulli, appena incominciano a capire.
3: l'eucaristia come sacrificio. - Il sacrificio è definito dai teologi: "offerta che il ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con...
niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, accolta anche per spiegare il corrispondente...