In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] loro proprie. Fra i Germani il d. aveva essenzialmente origine consuetudinaria, e queste consuetudini furono in parte sintetizzate in leggi generali o codici, quali il codice Euriciano, le leggi romano-barbariche, l’editto di Rotari (643), la lex ...
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Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] maschi degli Ebrei (Esodo, 1, 15-17), ed Elia invoca la legge di Dio per condannare il re Achab, che aveva ucciso Naboth per diritti umani come una violazione del diritto consuetudinario internazionale: ad esempio la discriminazione sistematica in ...
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Federazione
Giuseppe de Vergottini
I vincoli federativi all'interno e all'esterno dell'ordinamento statale
'Federazione' è concetto che attiene a collegamenti collaborativi istituzionalizzati fra entità [...] II, sezz. 2 e 3; svizzera, art. 3; austriaca, artt. 10 ss.; Legge fondamentale tedesca, artt. 30 e 70; British North America act del 1867, artt. 91 anche se inespresso, di natura consuetudinaria, valorizzato dalla giurisprudenza costituzionale ...
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L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] verificare se l’atto amministrativo sia lesivo di interessi legittimi per violazione di legge, incompetenza o eccesso di potere (l. n. 241/1990, artt. Stati. Tale obbligo, di natura consuetudinaria e connaturato alla struttura paritaria della ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] quali esistevano alcune norme fondamentali, formatesi in via consuetudinaria, aventi una posizione gerarchicamente superiore rispetto alle altre quale il giudice, la cui conoscenza delle norme di legge è presupposta, è tenuto all’applicazione di esse ...
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In diritto, la c. costituisce la fonte del diritto non scritta per eccellenza. Secondo la dottrina tradizionale, essa consta di due elementi: uno di tipo materiale (l’usus o diuturnitas) e un altro di [...] dell’autorità competente. Il codice di diritto canonico approva le norme nate ‘consuetudinariamente’ laddove: a) la c. sorga in una comunità capace di ricevere una legge, cioè in una società, come la provincia ecclesiastica, la diocesi, il capitolo ...
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Botanica
Divisione di un regno floristico, o, secondo la nomenclatura di C.-H. Flahault, J. Braun-Blanquet, J. Pavillard e altri, unità fitogeografica di secondo ordine, subordinata alla regione floristica. [...] da obblighi internazionali (di origine sia pattizia sia consuetudinaria) e quelle che, per il loro carattere , privo di divisori dello zero (nel quale vale cioè la legge di annullamento del prodotto).
Storia
D. collettivo Complesso di terre che ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] imperativi ideologici: dal principio dell'eguaglianza di diritto al primato del legislatore politico e della legge generale e astratta sulle norme consuetudinarie e sul potere regio di dispensa, sino al concetto di sovranità nazionale, con tutto quel ...
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Francesco Salerno
Abstract
L’assetto dualista dei rapporti tra diritto interno e diritto internazionale, delineato in modo variegato dalla dottrina positivista italiana, trova conferma nelle disposizioni [...] quindi generalizzato nei confronti del legislatore statale con la legge di revisione costituzionale n. 3 del 2001. L’art ”, non c’è differenza da svolgere rispetto alle norme consuetudinarie generali quale che sia il tempo della loro formazione, ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...