VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] il Museo Civico di Bassano del Grappa, con mostre come Luca di Leida 1489/94-1533: stampe delle collezioni Remondini (1984 1631 Pittura e Controriforma (1993), Campigli (1994) e LucaCarlevarijs e la veduta veneziana del Settecento (1994).
Treviso ha ...
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Indicazione geografica protetta dei vini prodotti nelle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, nella regione Veneto. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, passito bianco, passito rosso e novello, ottenute da uve provenienti da uno o più vitigni autoctoni ... ...
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Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda a O, il Mincio e il Po a S, il Mar Adriatico e il Friuli-Venezia Giulia a E. Il capoluogo di regione è ... ...
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Regione dell’Italia nordorientale, con capoluogo Venezia. Occupato dai romani nel 2° sec. a.C., il V. decadde in età tardoantica, in partic. nei centri cittadini (Altino, Concordia), per le invasioni di popoli germanici e per lo spostamento dei flussi commerciali. A partire dal 569 passò in mano ai ... ...
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Paola Salvatori
Geografia umana ed economica
La popolazione del V. è arrivata nel 2005 a 4.738.313 abitanti. Dopo il sensibile aumento del decennio 1971-1981 (+4,5%), dovuto all'andamento positivo sia del saldo naturale sia di quello migratorio, essa ha conosciuto nel decennio successivo una sostanziale ... ...
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Claudio Cerreti
Dolomiti, terraferma, laguna e mare
A parte Venezia con la sua laguna, il Veneto è soprattutto una vastissima pianura disseminata di centri abitati, ville rinascimentali e piccole fabbriche attivissime e sempre aggiornate. Alle spalle della pianura, le montagne delle Dolomiti attirano ... ...
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M. Merotto Ghedini
(lat. Venetus)
Regione dell'Italia nordorientale, parte centrale dell'area già abitata dagli antichi Veneti, dai quali avrebbe preso voce la Venetia romana e, più oltre nel tempo, la Rep. Veneta. Il V. propriamente detto si stende entro confini politico-amministrativi di recente ... ...
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(XXXV, p. 48; App. II, 11, p. 1096; III, 11, p. 1076)
Eugenia Bevilacqua
Bruna Forlati Tamaro
Negli ultimi anni il V. è stato funestato da alcune calamità che hanno apportato danni notevoli.
Un evento drammatico, che commosse il mondo intero per la sua singolarità e l'ampiezza delle conseguenze, ... ...
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Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso potrebbe in parte corrispondere non ebbe mai una sua esistenza politica, così che si fa sempre necessario ... ...
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(XXXV, p. 78, App. II, 11, p. 1096)
Elio Migliorini
Il V. ha subìto nel periodo 1951-57 numerose alluvioni, di cui la più disastrosa è stata quella del 14 novembre 1951 causata da 3 squarci arginali in sinistra del Po, di fronte a Pontelagoscuro (a Paviole e ad Occhiobello), là dove il fiume descrive ... ...
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Figlio di Stefano, che nasceva da Andrea II e da Beatrice d'Este, ebbe anch'egli per madre una gentildonna italiana, Tommasina Morosini, e fu educato a Venezia, presso la famiglia di lei. Morto poi Ladislao IV, A., quale ultimo rampollo della casa arpadiana, fu richiamato in patria e venne accolto ovunque ... ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] pp. 37-42.
147. Dario Succi, «Que la fête continue»: ospiti illustri e feste straordinarie nelle vedute da Carlevarijs a Guardi, in LucaCarlevarijs e la pittura veneta del Settecento, a cura di Isabella Reale - Dario Succi, Catalogo della mostra di ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] mentre il loro pregio risiede nel tentativo di mediazione fra tradizioni e gusti differenti. Nel precoce Ritratto di LucaCarlevarijs (1724, Oxford, Ashmolean Museum), il senso realistico che traspare nella resa del volto – il sorriso trattenuto e ...
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NAZARI, Bartolomeo
Fiorenzo Fisogni
Nacque a Clusone, nel Bergamasco, il 31 maggio 1693 da Nazario e da Giacomina; quarto di sei fratelli, all’età di sei anni restò orfano della madre, morta di parto, [...] mentre il loro pregio risiede nel tentativo di mediazione fra tradizioni e gusti differenti. Nel precoce Ritratto di LucaCarlevarijs (1724, Oxford, Ashmolean Museum), il senso realistico che traspare nella resa del volto – il sorriso trattenuto e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nel Seicento la veduta si caratterizza già come soggetto autonomo tra i generi [...] la sua presenza a Venezia intorno al 1694 è di sicuro riferimento per l’ambiente artistico lagunare e in particolare per LucaCarlevarijs. Inoltre, durante il periodo trascorso a Napoli su invito del viceré Don Luis de la Cerda, tra 1700 e 1701, van ...
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JOLI (Jolli), Antonio
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Ludovico, nacque intorno al 1700 a Modena ove, secondo il Tiraboschi (pp. 229 s.), si formò nella bottega del pittore Raffaello Rinaldi detto [...] . 245-260; S. Marinelli, La veduta di Verona di A. J., in Verona illustrata, 1993, pp. 119-123; D. Succi, in LucaCarlevarijs e la veduta veneziana del Settecento (catal., Padova), a cura di I. Reale - D. Succi, Milano 1994, pp. 81-85; R. Pallucchini ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] Giandomenico Romanelli, Tintoretto. La Scuola Grande di San Rocco, Milano 1994.
189. Ennio Concina, LucaCarlevarijs, pittor nostro e matematico, in LucaCarlevarijs. Le Fabbriche e Vedute di Venezia, catalogo della mostra (Udine 4 dicembre 1995 - 20 ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] .V., Petizion, Inventari, b. 349/14, nr. 8).
142. M. Infelise, I Remondini, p. 104.
143. Fabio Mauroner, LucaCarlevarijs, Padova 1945;
Luca Carlevarajs e la veduta veneziana del Settecento, a cura di Isabella Reale - Dario Succi, Milano 1994.
144. H ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] , al montaggio, al calco, alla copia. I suoi modelli in questo campo furono in primo luogo Marco Ricci e LucaCarlevarijs, scomparsi peraltro già da tempo, entrambi nel 1730. Lo si può giudicare, per esempio, considerando il celebre Capriccio ...
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ZOCCHI, Giuseppe
Sara Ragni
– Nacque a Firenze, nella parrocchia di San Pier Maggiore, il 19 marzo 1716 da Leonardo di Clemente e da Lucia di Giovanni Piccioli (Ingendaay, 2013, p. 119 nota 25). Il [...] presso la bottega dell’incisore Giuseppe Wagner ed ebbe modo di studiare le opere dei principali vedutisti contemporanei: LucaCarlevarijs, Canaletto, Marco Ricci, Michele Marieschi (Tosi, 1997, p. 52). Nell’estate del 1740 Gerini invitò a Firenze il ...
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