Quando si osserva il testo di una canzone rap, genere musicale storicamente caratterizzato da una «tendenza marcata alla mimesi del parlato» e dall’«assenza di strutture metriche peculiari» (Grimaldi 2006, [...] non credo affattoTanto resterò in ufficio qui dove abitiamoE mi sono ritrovato in una piazza con un cannone in mano(Corveleno, Un mestiere qualunque, 2004)Soluzioni più particolari sono adottate in brani che si fondano sull’artificio retorico della ...
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«C’è sempre un conoscente a conoscenza di quello che viene mosso»La parola knowledge (‘conoscenza’) va ammessa di diritto nell’alfabeto del rap. Una delle prime star del rap americano, il newyorkese Kool Moe Dee, nel lontano 1989 (lontano per i tempi rapidissimi con cui il genere si è evoluto e si evolve) scelse come titolo del suo album Knowledge isKing, anche titolo di una canzone contenuta nel disco, ...
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Andrea BajaniL’anniversarioFeltrinelli, Milano, 2025 Julio Cortázar diceva che la letteratura non è nata per dare risposte, ma per fare domande, per inquietare, per aprire l’intelligenza e la sensibilità [...] da mio padre. Il che comporta un’operazione delicata, richiede un’attitudine chirurgica specifica, una freddezza della mano. Richiede lentezza e precisione, un bisturi grammaticale. Cioè puntare le parole nelle porzioni non ancora compromesse ...
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Ma dimmi tu dove sarà... Dov'è la strada per le stelle? Mentre ballano si guardano e si scambiano la pelle e cominciano a volare…(Anna e Marco, Lucio Dalla, 1978) Al contrario di buona parte delle canzoni [...] , Marco voleva andarsene lontano». E francamente dolcissimo è l’ultimo verso: «Qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano».Una curiosità a proposito delle rime: non sono molte e si concentrano poco prima dello ‘“scambio della pelle”: biliardo ...
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Sebbene siano semplici parole inglesi di quattro lettere, i termini real (vero/reale) e fake (finto/falso) hanno un significato profondo e complesso nell’hip hop italiano, specialmente nel suo aspetto [...] SLAP).Inoltre, essere real significa conoscere la cultura da cui proviene l’hip hop (cfr. McLeod 1999, p. 144): «’Sta cultura in mano ai ragazzini che all’Ipercoop / Comprano un mic, fanno due rime / E il giorno dopo sono hip hop» (Carati Crew, C.A ...
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«È enorme la vita. Ti ci perdi dappertutto».Questa l’epigrafe di Louis-Ferdinand Céline posta in testa a Parthenope, decimo film del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, dedicato alla “città nuova”, [...] fan service” che poi sarebbe disservizio da artista ad audience: non accompagna, affascina; non tranquillizza, sconvolge. Non prende per mano, ma getta in mare, lo spettatore. Non s’arrampica, come su specchi, a spiegare il proprio immaginario, bensì ...
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Marco VetrugnoApoteosi di un allucinatoTortora (CS), Edizioni QED, 2024 Esisteva un tempo una prassi scomoda che si faceva la sera, prima di dormire: l’esame di coscienza. Aveva radici certamente cattoliche, [...] scrittrice e scrittore dovrebbe fare – a che prezzo, potrà confermarcelo proprio Vetrugno: poggiare la penna così come si poggia la mano o il piede o ogni altra parte del corpo. Fare, se necessario, penna sé stessi. Prendersi la responsabilità di ciò ...
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Scritta nel 1917 su libretto di Giovacchino Forzano, Suor Angelica fu rappresentata per la prima volta (insieme a Il tabarro e Gianni Schicchi) il 14 dicembre 1918 al Metropolitan Opera House di New York, [...] quella maternità coercitivamente occultata al mondo e privata dell’oggetto delle proprie speranze di donna. Appare la Madonna: porta per mano il bambino e «lo sospinge con dolce gesto», verso Angelica che con un grido lancinante cade a terra. E in ...
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Carmen GalloTecniche di nascondimento per adultiTrieste, Italo Svevo Editore, 2024 Troppo semplice sarebbe parlare di un testo straordinario, di un testo sorprendente, per come affronta il nascondimento, [...] ’inizio di questo libro e visitati dallo stesso fantasma «cominciano, nel mezzo della notte, quando nessuno li vede, a infilare una mano, poi un braccio, un piede. Come fossero bambini convinti di riuscire a passare dall’altra parte tirando un po’ in ...
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Nel ventennale della morte di Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 - Roma, 28 maggio 1990) la figlia Lietta, che da anni si occupa con grande passione e diligenza dell’opera paterna (a lei si devono, [...] così nero e vile e sciancato e torbo e stupefatto e fognesco, da sembrargli fatica fuor d’ogni misura metter mano a lettera, disperata arroganza tentar pensieri, soperchiante ambizione dar forma verbata e sintagmatica a quei rutti, quelle loffe, quei ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
mano bionica
loc. s.le f. Mano artificiale, che può compiere i movimenti naturali; anche, operatore elettromeccanico impiegato nel corso di interventi chirurgici telecomandati. ◆ [tit.] La tecnologia in sala operatoria / Così i robot aiuteranno...
Segmento terminale degli arti superiori dell’uomo e, in anatomia comparata, l’analogo segmento degli arti di animali.
Anatomia
Anatomia comparata
Nel chiropterigio, modello scheletrico dell’arto dei Vertebrati Tetrapodi, la m. corrisponde al...
mano [al plurale anche la forma mano]
Lucia Onder
Il termine ricorre frequentemente in senso proprio, per la parte estrema del braccio: cfr. Vn XXII 4 io mi ricopria con porre le mani spesso a li miei occhi; Rime CIV 20 'n su la man si posa...