MARMI, Diacinto (Giacinto) Maria
Laura Traversi
Nacque probabilmente a Firenze, intorno al 1625. La sua origine toscana, fiorentina in particolare, è suggerita dall’ampia documentazione relativa alla [...] gli architetti di corte Giovanni Battista Baratri, Pier Maria Baldi e Giovanni Battista Foggini. Aveva dunque le capacità Poggio Imperiale, le ville Lappeggi, Dragomanni (poi Torrigiani), la villa Salviati a San Cerbone (ibid., p. 10) e la villa di ...
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THOUAR, Pietro
Gabriele Scalessa
THOUAR, Pietro. – Nacque a Firenze, nel quartiere di Santa Maria Novella, il 23 ottobre 1809 da Francesco, maestro di lingua, e Zenobia Bensi, casalinga.
Entrato fanciullo [...] dalle vite di Niccolò Tartaglia, Guiniforte Barzizza e Cecchino Salviati).
Imboccata così la strada di un genere nuovo in novembre 1844. Scrisse poi il racconto Una madre, edito da Mariano Cecchi (Firenze 1847), che mostrava gli effetti nefasti di un ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] dell'Ordine, a Todi, Roma, Firenze (convento di S. Maria Novella, 1297-1304), Arezzo (1305), Pistoia (1310). Lo si eleganza, scorrevolezza e ricchezza espressiva; meritatissime perciò le lodi del Salviati (secondo il quale la sua lingua è "la più ...
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GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] dipinse una Natività (Messina, già chiesa del monastero di S. Maria di Basicò, oggi Museo regionale), esplicito omaggio sia ad analoghi regionale) si possono rintracciare influenze di Francesco Salviati, in particolare nel monocromo che decora il ...
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BONAPARTE, Paolina (Maria Paola)
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Ajaccio il 20 ott. 1780, da Carlo e da Letizia Ramolino. Era la più bella e la più gaia della famiglia e crebbe prediletta e viziata; particolarmente [...] , il generale Charles-Victor-Emmanuel Leclerc. La B. seguì il marito nei successivi spostamenti, a Milano, dove il 20 apr. 1798 le riaprì a Firenze le porte della sua casa: a palazzo Salviati entrò l'ombra della splendida creatura di un tempo. Pochi ...
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PANDOLFINI, Agnolo
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Agnolo. – Nacque a Firenze nel 1363, secondogenito di Filippo e di Dora Boscoli.
Immatricolato nel 1393 all’Arte dei Setaiuoli, abbandonò definitivamente [...] . Nel 1411, fu ambasciatore a Bologna insieme a Iacopo Salviati, con l’incarico di evitare l’azzeramento del debito pubblico pontefice in senso antifiorentino dal duca di Milano Filippo Maria Visconti e il contemporaneo temporeggiare del papa in ...
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DATI, Giorgio
Concetta Giamblanco
Nacque a Firenze il 25 sett. 1506 da Niccolò di Piero e da Maddalena di Latino Pilli.
Sembra che la famiglia Dati sia arrivata dall'Incisa a Firenze intorno al sec. [...] via dei Serragli, un terreno a Legnaia, altri a S. Maria e S. Bartolo a Cintoia, altri possedimenti nel contado di II,p. 571), incendiò, insieme ad altri, le ville di Careggi e Salviati. Questo gesto gli valse l'esilio e la confisca dei beni. Non si ...
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Lucca
Enrico De Luca
Conquistata nel 1314 da Uguccione della Faggiuola, signore di Pisa, con l’aiuto di Castruccio Castracani degli Antelminelli (Istorie fiorentine – da qui in poi abbreviato in Ist. [...] Paolo Guinigi si andava avvicinando sempre più a Filippo Maria Visconti che, avendo ormai consolidato il ducato di Milano conto di un gruppo di mercanti fiorentini, fra i quali i Salviati (parenti del papa Leone X), che vantavano crediti a carico di ...
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VENIER, Maffio
Francesca Favaro
– Nacque a Venezia il 6 giugno 1550 da Lorenzo, morto poco dopo la sua nascita a circa quarant’anni, e da Maria Michiel, andata in sposa a Lorenzo nel 1544.
Durante la [...] questo Dizionario), petrarchista ortodosso e animatore, a S. Maria Formosa, di un cenacolo letterario, lo introdusse in sollievo dalla poesia condivisa con gli amici (a Firenze, in casa Salviati, lesse parte della sua tragedia, l’Idalba), ma il male ...
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FELTRINI, Andrea (Andrea di Cosimo, Andrea del Fornaio)
Christel Thiem-Gunther Thiem
Nacque a Firenze il 12 marzo 1477 (Milanesi, in Vasari [1568], 1880, p. 204 n. 1), figlio di Giovanni di Lorenzo, [...] fu impegnato nella decorazione a grottesche della cappella della villa Salviati che si trova a San Domenico, sulla strada per nel novembre del 1515, venne messa a nuovo in S. Maria Novella la cappella del papa. Sotto la probabile direzione di Baccio ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, e quindi riuscire a mantenere in vita:...
salva-Italia
(salva Italia) agg. e s.m. inv. Che, chi ha la funzione, l’obiettivo di giovare alle sorti dell’Italia; in senso più esteso (e spesso scherz.), che, chi dà un aiuto provvidenziale alla risoluzione di una situazione molto difficile....