PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] esperienza, che in Pareyson come in altri grandi autori (ad es., Heidegger, il quale proprio su basi simili liquida la metafisica fino ad allora dominante nella tradizione occidentale) parte l’esigenza di pensare l’essere e la verità in termini di ...
Leggi Tutto
spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] dalla correlazione di gruppi di impressioni considerate come coesistenti.
Kant. Con queste tesi la validità fisica e metafisica del concetto newtoniano di s. come entità reale viene messa seriamente in discussione, aprendosi la via alla soluzione ...
Leggi Tutto
Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] voll., 1900-01; trad. it., 4 voll., 1913-16), si afferma già pienamente la tendenza di R. a trasferire sul piano metafisico i contrasti prima colti a livello etico e sociale. R. diviene così il massimo esponente, in ambito statunitense, di una forma ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (2°-3° sec. d.C.). Rielaborò la dottrina aristotelica dell'intelletto, delineando l'esistenza di un intelletto "agente" da identificare con la causa prima, e quindi con la divinità.
Vita [...] i commentarî al I libro degli Analitici primi, ai Topici, alla Meteorologia, al De sensu, ai libri I-V della Metafisica). Benché non si proponga altro compito che quello di chiarire Aristotele e di confermarne le dottrine di fronte alle altre scuole ...
Leggi Tutto
Filosofo e filologo, morto a Parigi il 3 febbraio 1952.
Tra le ultime opere del B., oltre una seconda edizione de La philosophie de Plotin, Parigi 1947, e di Chrysippe et l'ancien stoïcisme, ivi 1951, [...] de philosophie, 1952, pp. 3-11 (con bibl. delle opere del B.); J. Chaix-Ruy, É. B.: la mission du philosophe, in Revue de la Méditerranée, 1953, n. 56, pp. 1-22; Diogene (M. F. Sciacca), É. B., in Giornale di Metafisica, 1956, n. 3, pp. 363-68. ...
Leggi Tutto
Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] di coscienza, che egli chiamò 'piccole percezioni senza appercezione', introducendo così per via metafisica l'idea di un'attività psichica inconscia. La 'via metafisica all'inconscio' è stata in seguito percorsa da vari pensatori, che hanno inteso ...
Leggi Tutto
FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] ", ovvero inteso "come filosofia meramente contemplativa e conservatrice e, in quanto tale, da respingersi come una visione oziosamente metafisica" (Negri) - la posizione del F. fu di aperta e non formale difesa dell'attualismo e di coerente sviluppo ...
Leggi Tutto
VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] Metamorale, quindi un trascendente e un assoluto, che poi gli si rivelò soprattutto come verità religiosa, e che in sede metafisica si traduceva nella tesi dell'anima-sostanza e in un pluralismo spiritualistico implicante un centro, Dio; donde la sua ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Salerno il 15 luglio 1901; prof. di filosofia nella facoltà di Magistero della univ. di Torino (dal 1936) e di storia della filosofia nella facoltà di Lettere e filosofia della stessa [...] periodo preesistenzialistico (Le sorgenti irrazionali del pensiero, Napoli 1923; La fisica nuova, ivi 1934; Il principio della metafisica, ivi 1936) e quelle storiche (Il nuovo idealismo inglese e americano, Napoli 1927; Guglielmo di Ockham, Lanciano ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] del 1596, e alla quale rimase fedele per tutta la vita ‒, rivelasse il disegno divino del Cosmo. La base teologica e metafisica di questa teoria risiede nella profonda convinzione di Kepler che l'Universo sia l'immagine perfetta di Dio: "Le tre cose ...
Leggi Tutto
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.