Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] Dio, ma anche creazioni "politiche" atte a educare le masse incolte. I temi e i termini che B. utilizza nella sua costruzione metafisica sono di tutte le scuole e tradizioni, ma profondamente originale è l'ispirazione e il "furore" che regge la sua ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] modello di una mente che, simile a uno specchio, riflette la reale struttura del mondo e dice quindi la verità). La nuova metafisica rifiuta l'idea di verità, in quanto il mito non è né vero né falso. È semplicemente efficace, dato che, funzionando ...
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D'AFELTRO, Pietro (Petrus Feltrus o Feltrius)
Concetta Bianca
Nacque a Napoli nel 1463. Le scarse notizie che si hanno sulla sua vita, tra cui quelle riguardanti la città natale e la data di nascita, [...] Antiniana manet" (lib. I, ep. XL, vv. 37 s.).
Nell'anno 1487-88, il D. ottenne dal re Ferdinando la cattedra di metafisica presso lo Studio di Napoli, con uno stipendio di 36 ducati. L'insegnamento durò solo un anno in quanto l'università fu chiusa ...
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CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] pensiero in quell'ambito del pensiero kantiano in cui si contengono l'istituzione della critica e l'intenzione di una metafisica pura. Quest'ambito di pensiero Kant non poté sviluppare, e ciò per aver connesso la possibilità della scienza alla forma ...
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Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] Opere e pensiero
Acuto interprete di fenomeni artistico-letterari e politico-sociali, nei suoi scritti ha espresso una dottrina metafisica, il «razio-vitalismo», che individua la realtà ultima del mondo non nel pensiero né negli oggetti ma nella vita ...
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Colórni, Eugenio. - Filosofo e patriota italiano (Milano 1909 - Roma 1944). Prof. di filosofia all'istituto magistrale di Trieste, fu nel 1938 arrestato per ricostituzione illegale in Italia del Partito [...] 2009, ricorrenza del centenario della nascita, è stata edita in Italia a cura di G. Cerchiai La malattia della metafisica. Scritti filosofici e autobiografici, raccolta di saggi e note autobiografiche (tra le quali è riconfluito anche lo scritto La ...
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LAVELLE, Louis
Vittorio STELLA
Filosofo e moralista francese, nato a Saint-Martin-de-Villeréal il 15 luglio 1883, morto il 1° settembre 1951. Studiò all'università di Lione, ove ebbe tra i maestri Arthur [...] , V (1950), n. 3, pp. 272-84; id., Esistenzialismo ateo ed esistenzialismo teistico, Padova 1952; Autori varî, in Giornale di Metafisica, fasc. dedicato a L. L., VII (1952), n. 4; F. P. Alessio, Studi sul neo-spiritualismo, Milano-Roma 1953; B ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] A. D., a cura di G. Ceci - L. Cedroni, Roma 1993; A. D.: il problema della modernità, Roma 1995; P. Serra, A. D. Metafisica e storia, Napoli 1995; T. Dell’Era, A. D. filosofo della politica, Soveria Manelli 2000; A. D. Essenze filosofiche e attualità ...
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Filosofo (Tetenbüll, Holstein, 1736 - Copenaghen 1807). Professore di filosofia all'univ. di Kiel dal 1776, nel 1798 si trasferì a Copenaghen, dove occupò alte cariche amministrative. La sua opera principale, [...] di progressivo perfezionamento e potenziamento. T. polemizza anche contro ogni tendenza a fondare la filosofia e la metafisica esclusivamente sulla matematica e sui suoi metodi, e sottolinea la funzione svolta dall'intelletto nella stessa attività ...
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Filosofo inglese neopositivista, nato il 29 ottobre 1910. Prof. (dal 1946) di filosofia e logica all'University College di Londra; tende a inserire il positivismo logico nella tradizione empiristica inglese.
Scritti [...] , in Analysis, 1950, pp. 67-72; C. E. M. Joad, A critique of logical positivism, Chicago 1950; G. M. Crespi, Metafisica e analisi del linguaggio nel vol. di varî autori, Filosofia e linguaggio, Padova 1950, pp. 38-90; E. MacCarthy, The logical ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.