BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] da ogni arbitrario arresto in una identificazione del senso definitivo dell'essere. Essa è la critica immanente di ogni metafisica proprio in quanto ne rileva la struttura ideale che la interessa e risolve nell'universalità del pensiero gli elementi ...
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Sgalambro, Manlio. – Filosofo, paroliere e cantautore italiano (Lentini 1924 - Catania 2014). Intellettuale tra i più eversivi e indipendenti del panorama culturale italiano, fuori dei quadri accademici [...] cui sistematizza la sua precedente e copiosa produzione dando voce a un nichilismo estremo – seppure non scevro di sfumature metafisiche – che lo avvicina a pensatori quali F. Nietzsche, E.Cioran e K. Kraus. La visione esistenziale di S., fatalista ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] la contraddittorietà della ontologia pluralistica e atomistica propria delle filosofie empiristiche e positivistiche e presentava una metafisica rigorosamente monistica che concepiva la realtà come una unità armonica senza temporalità e priva di ...
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WOLFF (o Wolf), Christian
Delio Cantimori
Filosofo dell'illuminismo tedesco, nato il 24 gennaio 1679 a Breslavia, morto il 9 aprile 1754 a Halle. Discepolo del Leibniz, che aveva conosciuto a Lipsia, [...] , in certo senso, divulgatore del pensiero leibniziano: ora si riconosce che egli ha lasciato da parte il più caratteristico della metafisica del Leibniz, la teoria delle monadi; ma si attribuisce maggiore importanza alle sue dottrine etiche e al suo ...
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COTUGNO, Raffaele
Luigi Agnello
Nato a Ruvo di Puglia (Bari) il 21 febbr. 1860 da Biagio e da Rosa Quinto, studiò all'università di Napoli, dove si laureò in giurisprudenza il 23 nov. 1881 ma seguì [...] , stimolato dagli interrogativi del giovane corrispondente, si provò a sciogliere i nodi più intricati della propria dottrina metafisica (Le lettere di A. Tari in difesa dell'Innominabile, Trani 1905).
Per la suggestione delle istanze realistiche ...
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BARTOLUCCI, Salvatore
Cesare Vasoli
Nato ad Assisi nella prima metà del sec. XVI, la sua educazione fu curata dagli zii Rufino, maestro di musica, e Giovanni Fnncesco, ambedue francescani conventuali; [...] morte di Francesco Robortello, deceduto a Padova nel 1567. Nell'ottobre del 1580 fu chiamato a Padova alla cattedra di metafisica, di cui ottenne la conferma nel 1587 e nel 1593. Aggregato solennemente al collegio padovano dei teologi, morì a Padova ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] infatti è la limitazione originaria ed essenziale dell’essere, e per questo il problema del n. è il problema essenziale della metafisica. Anche per J.-P. Sartre il n. occupa un posto fondamentale nel costituirsi della coscienza, in senso non soltanto ...
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VITALISMO
Giuseppe Montalenti
Il vitalismo è quella dottrina biologica che, in contrapposto al meccanicismo, afferma l'irriducibilità dei processi vitali a fenomeni fisici e chimici, e li considera [...] concezione, eguale alla somma degli elementi morfologici e dei processi fisici e chimici fondamentali, più una entità metafisica, variamente rappresentata dalle diverse scuole vitaliste, che ne regola e indirizza il corso.
Recentemente, dopo che la ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] ogni caso brevissima, perché una raccomandazione del Frisi al Firmian gli ottenne nel marzo 1764 la lettura di logica e metafisica nell'università di Pavia, essendogli preclusa quella di matematica dal Boscovich.
Il F. rimase a Pavia per più di trent ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Graziella Federici Vescovini
Lo Pseudo-Aristotele e le tradizioni affini
Lo Pseudo-Aristotele
Sotto [...] greco sotto la doppia attribuzione ad Aristotele o a Teofrasto. I Latini conobbero il De principiis, cioè una parte della Metafisica di Teofrasto, e il De signis aquarum et ventorum;
4) le raccolte di Problemata attribuite ad Aristotele, ma anche ad ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.