BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] e il sacerdote, in Atti della Accademia roveretana degli Agiati, V (1956), pp. 35-48; Id., P. G. B., in Giornale di metafisica, XII (1957), 3, pp. 183-199; Id., La "persona" nel pensiero di padre B., in Iustitia, III (1957), pp. 221-228; Ricordando ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] . Collegata così la fede in Dio alla fantasia, si spiega perché la religione possa giungere là dove non arriva la metafisica e, in quanto "sentimento di dipendenza" dall'infinito, possa cogliere la dialettica tra Dio e mondo come termini tra loro ...
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Filosofo (Copenaghen 1813 - ivi 1855). Vita e pensiero sono così strettamente uniti in K., che tutta la sua opera di scrittore è l'espressione del dramma della propria interiore esperienza, dal breve periodo [...] la derisione, che sono, per K., la sofferenza specificamente cristiana) e quindi a polemizzare contro ogni speculazione metafisica, sistematica, oggettiva, intellettualistica, che, in quanto tale, è per lui astrazione, ossia prescinde da ciò che, per ...
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Filosofo greco (m. 287 circa a. C.). Succeduto ad Aristotele nella direzione del Peripato, ha lasciato opere di botanica e mineralogia oltre ai Caratteri morali, opera che costituisce un importante documento [...] studiato i fenomeni naturali da un punto di vista puramente naturalistico (e non filosofico). Si hanno ampi frammenti della sua Metafisica e dell'opera di mineralogia Sulle pietre, e anche frammenti dei 18 libri di Opinioni dei fisici (Φυσικῶν δόξαι ...
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MEYER, Hans
Marco M. Olivetti
Storico della filosofia, nato a Etzenbach il 18 dicembre 1884, morto a Frontenhausen il 30 aprile 1966. Dal 1922 al 1955 fu ordinario di Filosofia all'università di Würzburg. [...] monumentale Systematische Philosophie, 1955-69: quattro volumi (di cui l'ultimo postumo), rispettivamente di gnoseologia, metafisica, etica e psicologia. In realtà, l'andamento di questi volumi è ancora largamente storiografico-generale, giustificato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] o oggetto privilegiato. Esclusa ogni dimensione sovrannaturale o metafisica, l’ateismo moderno coincide per Vanini con la si tratta di un’etica autonoma sia da considerazioni metafisiche, sia da presupposti teologici o da valutazioni religiose. Come ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] si differenziano per le 'cause' delle quali si occupano. La fisica tratta la causa materiale e quella efficiente; la metafisica la causa formale e quella finale. Qui Bacon, ancora una volta, si appropria della terminologia aristotelica usandola in ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] di gusto si afferma quando entra in crisi l'idea di bellezza, intesa nel suo significato oggettivo e nel suo valore metafisico, e diviene una tra le altre categorie dell'esperienza estetica. Ciò accade nella cultura europea tra il 17° e il 18 ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] in parte come tentativo di ricostruire i fondamenti logici della fisica newtoniana, non più sulle basi irrecuperabili della metafisica razionalista, ma radicandoli nelle strutture a priori della sensibilità e dell’intelletto, così da sottrarli a ogni ...
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Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...]
A. è il massimo rappresentante del positivismo italiano; il suo sistema è peraltro piuttosto un grandioso tentativo di metafisica monistica che uno sviluppo dei motivi più propriamente empiristici del positivismo. Da un lato egli considera tanto la ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.