Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno.
filosofia
Come concetto filosofico, il f. è stato originariamente oggetto di discussione soprattutto sul piano logico. Si trova nel De [...] due opposte possibilità. Il problema aristotelico fu ampiamente discusso per tutto il Medioevo e si ampliò nella questione, metafisica e teologica, della libera determinazione della volontà in rapporto alla prescienza divina: ammettere la verità o la ...
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POPPER, Karl Raimund, Sir
Antonio Rainone
(App. III, II, p. 463)
Filosofo della scienza inglese, morto a Croydon (Surrey) il 17 settembre 1994. Professore di Logica e metodo scientifico fino al 1969 [...] −, il P. più recente ha in parte attenuato le sue posizioni originarie nei confronti della metafisica sottolineando come, storicamente, teorie metafisiche (per es. l'atomismo, originariamente al di là di ogni possibile procedura di confutazione, e ...
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VERNIA, Nicoletto (Nicolò; Paolo Nicola)
Delio Cantimori
Filosofo, nato a Chieti, forse intorno al 1420; morto a Padova nell'ottobre del 1499. Insegnò a Padova dal 1465 al 1499. Le notizie sulla sua [...] interesse per il problema dell'anima umana. Con la sua sottolineazione della differenza fra la "filosofia naturale" e la "metafisica", con la sua teoria dell'anima che si rifà direttamente ad Aristotele, con la sua affermazione che le attività dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] dello spirito’. Gli si venne allora chiarendo un concetto di filosofia al quale rimarrà fedele: non un’ipostasi metafisica, ma una funzione del procedimento scientifico, ossia, secondo la definizione di Herbart, l’elaborazione formale dei concetti ...
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AVERANI, Niccolò
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Nato in Firenze verso la metà del '600 da Giovanni Francesco e da Margherita Sacchettini, insieme con i fratelli Benedetto e Giuseppe fu affidato al p. Glaria ed educato nel collegio [...] nella prefazione (da attribuire con buon margine di probabilità all'A.), la preoccupazione di distinguere tra Rivelazione e metafisica, la prima di valore assoluto, la seconda legata a sistemi opinabili, tanto a quello aristotelico quanto a quello ...
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AMATO POJERO, Giuseppe
Giuseppe Maria Sciacca
Nacque a Palermo il 4 genn. 1863. Il padre, Francesco, curò con larghezza di mezzi l'educazione dei figli; l'A. studiò a Napoli legge e medicina, e a Pisa, [...] che soltanto in una visione spirituale e spiritualizzata della realtà trovano invece la loro armonica composizione metafisica. "C'è una metafisica da scoprire. I semplici osservatori e gli scienziati fanno osservazioni, ma i filosofi non sanno ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] P. Carabellese, L'Essere e il problema religioso (a proposito del Conosci te stesso, di B. V.), Bari 1914; E. De Negri, La metafisica di B. V., Firenze 1929; C. Librini, La filosofia di B. V., parte 1ª, Catania 1936, e molti saggi sulle varie riviste ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] della svalutazione dei v., Heidegger lo radicalizza e lo rivolge contro Nietzsche stesso, accusato di essere ancora prigioniero della metafisica proprio perché auspicava nuove «tavole di valori».
Matematica
V. assoluto Se a è un numero reale, il suo ...
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Filosofo e letterato tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766). Intellettuale vivace ed influente, seguace della filosofia di Wolff, ne accentuò la sistematicità elaborando una teoria razionalista [...] divenne "Senior" e riorganizzatore della Deutsche Gesellschaft, nel 1730 professore di poetica e nel 1734 professore di logica e metafisica presso l'università, di cui fu anche rettore. Nel decennio fra il 1730 e il 1740 dominò la scena letteraria ...
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WHITEHEAD, Alfred North
Vito A. BELLEZZA
Logico matematico e filosofo inglese, nato a Ramsgate, Kent, il 15 febbraio 1861, morto a Cambridge, Mass., il 30 dicembre 1947. Dal 1885 insegnò all'univ. di [...] . it., Torino 1948). Nella terza fase, coincidente col suo magistero a Harvard, il W. elaborò una concezione metafisica, che è un realismo fondato sui principî della "processualità" (la realtà s'identificherebbe col processo), della "correlatività ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.