La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] mentre la scenografia cercava di rendere nel miglior modo la modestia e spesso lo squallore degli interni ritmi scenici e drammaturgici sono più strettamente condizionati dallo stile musicale e dalle sue leggi. Fondatore di una tradizione registica in ...
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Bruno Roberti
Rodolfo Sacchettini
Marco Stacca
– Cinema. La regia ‘digitale’. Teatro. La parabola del teatro di regia. Regia e teatro postdrammatico. Ai confini del teatro: la regia degli anni Duemila. Bibliografia. Opera lirica. Bibliografia
Cinema di Bruno Roberti. – La regia ‘digitale’. – Con ... ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), l'espressione indica quella che ancora si configura come l'attività centrale nell'ambito della creatività ... ...
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Regia
Lucilla Albano
La regia è considerata l'attività centrale attorno a cui ruota l'intera realizzazione del film: la nascita della pratica e della funzione della r. è da annoverare tra i maggiori eventi nell'arte dello spettacolo del 20° secolo. La r. è prima di tutto il modo di raccontare una ... ...
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REGÌA
Mino Argentieri
(App. II, II, p. 678)
Cinematografia. - Dagli anni Trenta in poi, nell'attività cinematografica, la r. ha acquistato caratteri tali da consentirle di esercitare un pieno controllo dei processi creativi, partecipando il regista anche alla sceneggiatura, al montaggio e all'edizione ... ...
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(XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto un altro è andata incontro a una crisi non eludibile. Prima di descrivere indirizzi, di raffigurare ... ...
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Silvio D'AMICO
Gian Luigi RONDI
. Arte di mettere in scena un'opera teatrale: per indicarla, si usava in passato il termine, alquanto ambiguo, di messinscena: traduzione del francese mise-en-scène. In Europa, invece, aveva prevalso nell'Ottocento un'altra parola francese: régie, col suo derivato régisseur. ... ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] a partire dagli anni 1950 crebbe in maniera esponenziale e spesso in modo disordinata – e l’urbanizzazione di Sacca Fisola (1956) un'area il 19° sec., quando Venezia divenne un centro musicale di importanza europea. La cosiddetta scuola veneziana si ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] caso estremo di Monte Mario (139 m). Si ha modo di valutare, invece, con maggiore puntualità l’entità dei , G.O. Pitoni. Accanto alla cappella pontificia sorsero altre celebri cappelle musicali come la Giulia in S. Pietro, la Pia in S. Giovanni in ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] 1921, l'opera scenicamente rivoluzionaria che, insieme con Ciascuno a suo modo, 1924, e Questa sera si recita a soggetto, 1930, disadorna, antiletteraria parola al virtuosismo verbale e musicale dell'età dannunziana, egli accompagnava piuttosto e ...
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Commediografo latino (Sarsina 250 a. C. circa - forse Roma 184 a. C.). Una tradizione vuole che il cognomen originario fosse Plotus, poi urbanizzato in Plautus; il prenome e il nome sono incerti: probabilmente [...] suo predecessore Nevio, abbia tratto questa varietà dal teatro musicale comico etrusco, già diffuso nel mondo latino; questo, ma, al tempo stesso, sorvegliatissimo e sempre costruito in modo da ottenere un effetto. Egli rimodellò la commedia nuova con ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] 1913, durante un soggiorno parigino, strinse amicizia con M. Ravel ed ebbe modo di assistere alla prima assoluta di La sagra della primavera di I. F 'univ. di Padova e la direzione del liceo musicale di Venezia (1940-52).
Opere
Considerato il massimo ...
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Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] , 1995). Nel 2000 ha assunto la direzione dell'Opéra-Comique, esperienza conclusasi nel 2007, dedicandosi in particolar modo al teatro musicale (Mistinguett, la dernière revue, 2001; Zazou, une histoire d'amour sous l'Occupation, 2003), e all'opera ...
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Musicista (Magdeburgo 1681 - Amburgo 1767). Figlio di un pastore protestante, studiò da autodidatta. Intraprese gli studî di giurisprudenza a Lipsia (1701), città in cui fondò un importante Collegium musicum [...] (1702), con il quale ebbe modo di eseguire numerose composizioni di sua creazione. Sempre a Lipsia divenne organista e sul Meno (1712). Dal 1721 alla morte fu direttore musicale delle cinque chiese principali di Amburgo, collaborando anche attivamente ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] di F. Ziegfeld (1868-1932). Egli fu, per il grande spettacolo musicale d'intrattenimento, quel che S. P. Djagilev (1872-1929) fu che ha attraversato il teatro. Sembra che il t., in questo modo, venga sopravvalutato. Non è così. È proprio lo stato di ...
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musicale
muṡicale agg. [dal lat. mediev. musicalis, der. del lat. musĭca «musica»]. – 1. a. Di musica, della musica, che ha attinenza con la musica, sia come creazione artistica sia come esecuzione: arte m.; composizione m.; discorso, tema,...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...