GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] lungo la strada dell'incenso, un importante percorso commerciale dell'Antichità, a partire dal sec. 4° a.C. la stirpe araba dei Nabatei si eresse a sovrana dello stato carovaniero. L'ingresso del potere di Roma nel Vicino Oriente nel 63 a.C. confermò ...
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DEDAN (nelle iscrizioni ddn; ebr. Dĕdān, gr. Δαιδαν)
G. Garbini
Antica città dell'Arabia settentrionale, situata in una piccola vallata nell'oasi di el-῾Ula, 328 km a N di Medina.
Le più antiche menzioni [...] la città. Lo stato mineo durò per circa un secolo, fino a che non fu sopraffatto dai Sabei, cui succedettero poco dopo i Nabatei. Da questo momento la città seguì le sorti politiche di questi ultimi.
Le rovine di D. si estendono su un'area di circa ...
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(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, [...] di Isso (333 a.C.) si ellenizzò rapidamente cambiando però spesso dominatori. Occupata da Areta III, re degli Arabi Nabatei, dal 62 a.C., vinta dai Romani, divenne parte della provincia di Syria. In età imperiale fu città prospera commercialmente ...
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ISMAELE (ebr. Ishmā‛el "Dio ascolta"; gr. 'Ισμαέλ; lat. Ismael, Ismahel e Hismael)
Tommaso Piatti
Figlio di Abramo e della schiava Agar, connubio voluto secondo l'uso patriarcale da Sara, moglie di Abramo [...] di vita, cosicché vengono talora designati con altri nomi, come quello di Madianiti. I più importanti epigoni ismaeliti furono i Nabatei, se, come è probabile, fu loro capostipite il primogenito di I., Nabaiot; ma la loro origine è controversa: altri ...
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SEIA (nabateo Sh῾y῾w; ΣΕΙΑ, ΣΕΕΙΑ, arabo Sī῾)
G. Garbini
Località nabatea sui monti del Haurān, in Siria. Scoperta nel 1861 da M. de Vogüé, nei 1904 e 1909 fu parzialmente scavata da una missione archeologica [...] del cortile opposto a quello su cui si apriva la Porta Romana, si trovava un secondo arco a tre fornici (Porta Nabatea), che immetteva in un secondo cortile (m 60 × 23), anch'esso lastricato e fiancheggiato da terrazze, ma con l'asse longitudinale ...
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DHĪBĀN (ebr. Dībōn)
G. Garbini
Villaggio arabo palestinese situato 64 km a S di Amman, sull'area dell'antica Dībōn, capitale del regno di Moab.
Abitata fin dal III millennio a. C., la città di Dībōn [...] C. al 500 d. C., varie tombe e un tempio del periodo moabitico (inizio del I millennio a. C.), resti di edifici nabatei e romani (tra questi ultimi un calidarium e un altro che ha restituito un'iscrizione datata al tempo di Settimio Severo) e infine ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] siriache, non si conosce alcun monumento che possa costituire il tratto d'unione fra la sala rettangolare dei templi nabatei dell'epoca romana e la navata trasversale delle chiese monastiche di Tur Abdin. Però il Monneret de Villard finisce pur ...
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DAMASCO (Δαμασκός, Damascus; ebr. Dammeseq)
E. Will
L. Rocchetti
Red.
Centro di una oasi di fertilità senza pari ai margini del deserto, D., il cui nome è presemitico, è una delle città più antiche [...] i quartieri residenziali di cui certuni dovevano essere riservati a gruppi etnici o religiosi particolari, come gli Ebrei o i Nabatei. La città possedeva il centro indispensabile a ogni città greca: la piazza pubblica, la cui posizione è nota, oltre ...
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MOSCHEA (forma antiquata meschita; antico fr. mosquet; fr. mosquée; sp. mesquita)
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Ernst KUHNEL
Dall'arabo masgid, plur. masāgid (che vuol dire propriamente luogo [...] sicuramente è stata ricalcata sulla parola aramaica masgada, largamente usata nel linguaggio religioso, per esempio tra i Nabatei.
Origine della moschea. - Secondo la tradizione, Maometto è il fondatore della prima moschea musulmana a Medina (quella ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] diffusione è anche dimostrata dal fatto che un dialetto aramaico fu usato come lingua letteraria da un popolo di origine araba, i Nabatei (v.), che fondarono un regno il quale si estese man mano dal Higiāz alla Siria (fino a Damasco per qualche tempo ...
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nabateo
nabatèo agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente all’antica popolazione dei Nabatei (lat. Nabataei, gr. Ναβαταῖοι), che, originariamente nomadi, si stabilirono a sud-est del Mar Morto, organizzandosi in una solida monarchia, con capitale...