Stern, Avraham
Combattente nazionalista sionista (Suwałki 1907-Tel Aviv 1942). Di origine polacca, si trasferì a 18 anni in Palestina, dove entrò in Haganah, la forza di difesa dello , abbandonandola [...] formazione di guerriglieri ebraici in Polonia, addestrandoli per la conquista della Palestina; il piano fu interrotto dall’invasione nazista e S. fu fatto prigioniero dagli inglesi. Nel 1940, si distaccò dall’Irgun, tacciandolo di collaborazionismo e ...
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. Patto politico firmato a Berlino dalla Germania e dal Giappone il 25 novembre 1936, in base al quale i due stati (secondo l'articolo 1) si impegnavano "a informarsi reciprocamente sulla attività dell'Internazionale [...] preliminare, come questo patto, che, nei suoi ulteriori sviluppi, doveva esercitare un'influenza cospicua sull'intera politica estera nazista, venne negoziato e concluso al di fuori e contro il Ministero degli esteri tedesco. Dopo l'avvento di Hitler ...
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ministero della Cultura popolare
Nell’Italia fascista, dicastero istituito nel 1937, quando il ministero della Stampa e della propaganda cambiò denominazione per assumere quella di m. della C.p., più [...] fascismo, tra il 1934 e il 1936, ed è ispirata dall’esperienza dell’organizzazione della cultura nella Germania nazista, dove J. Göbbels aveva fondato il Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda. Le esigenze crescenti di organizzazione e ...
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Grandi, Dino
Politico (Mordano, Bologna, 1895-Bologna 1988). Uno dei capi dello squadrismo fascista emiliano, deputato dal 1921, passò da posizioni rivoluzionarie (fu contrario al «patto di pacificazione» [...] in questa veste propugnò una politica di avvicinamento all’Inghilterra e combatté l’ipotesi di un’alleanza con la Germania nazista –, ministro di Grazia e giustizia (1939-43). Come autore dell’ordine del giorno che nella seduta del Gran consiglio ...
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Generale e uomo politico (Brandeburgo 1882 - Berlino 1934); tenente della guardia (1900), rimase in servizio dopo la caduta della monarchia e coadiuvò G. Noske e W. Groener nella organizzazione della Reichswehr. [...] Reichstag. Respinta tale richiesta, fu costretto a dimettersi (1933), aprendo la strada alla successione di A. Hitler. Fu ucciso dai nazisti nel corso delle sanguinose "purghe" contro le S. A. di E. Röhm, accusato al pari di questo di aver mantenuto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Alexei Kojevnikov
Rivolgimenti sociali e politiche della scienza
Tra le vittime della Prima guerra [...] USA un modello da imitare. La prima legge sulla sterilizzazione coatta fu approvata nel 1933, due mesi dopo la vittoria elettorale nazista, e applicata in modo molto più ampio e sistematico che in America, coinvolgendo tra le 300.000 e le 400.000 ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] . Oggi il termine «antisemitismo» ne richiama l’esito estremo: lo sterminio di sei milioni di ebrei sotto il dominio nazista in Europa (in ebraico Shoah, «catastrofe»).
A partire dalla fine del Settecento, con la Rivoluzione francese, i codici di ...
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Generale sovietico (Strelkovka, Kaluga, 1896 - Mosca 1974). Di origine contadina, entrò nell'esercito allo scoppio della prima guerra mondiale, raggiunse (1918) l'Armata rossa, si iscrisse al partito comunista [...] 'armata (1940), al momento dell'aggressione tedesca era capo di S. M.; fu preposto alla difesa di Mosca che salvò dall'attacco nazista (1941), quindi (1942-43) vinse la battaglia di Stalingrado. A capo del 1º fronte d'Ucraina, si portò (1944) fino ai ...
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Goebbels, Paul Joseph
Politico tedesco (Rheydt, Renania, 1897-Berlino 1945). Entrato nel Partito nazionalsocialista nel 1922, segretario personale di G. Strasser (1925), della «sinistra» del partito, [...] , fu incaricato fin dal 1929 del lavoro di propaganda, nel quale adoperò tecniche innovative e spregiudicate che contribuirono all’ascesa nazista. Fu quindi ministro del Reich per la Propaganda dal 1933 e acquisì il controllo di tutti i mezzi di ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] subito le simpatie di Mussolini, allarmato dal nuovo revanscismo germanico. Quando si verificò il tentativo di colpo di Stato nazista in Austria (1934), Mussolini reagì inviando truppe al Brennero. Tuttavia dopo la guerra d’Etiopia, cui si opposero ...
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nazista
s. m. e f. e agg. [v. nazismo] (pl. m. -i). – Forma accorciata per nazionalsocialista, usata comunem. con tono polemico per indicare non solo chi fu esponente o fautore del nazionalsocialismo, ma anche chi tuttora ne condivida o esalti...
nazistico
nazìstico agg. (pl. m. -ci), non com. – Del nazismo, dei nazisti (propriam. forma accorciata per nazionalsocialistico): la Germania n.; le dottrine n.; e in espressioni spreg. o polemiche: metodi n.; concezioni aberranti e nazistiche.