Scienziato e inventore (Bologna 1874 - Roma 1937). Di padre italiano e madre irlandese, compì i primi studî a Bologna e a Firenze, e frequentò a Livorno l'istituto tecnico. Concepì giovanissimo l'idea [...] di numerose università, M. ottenne il premio Nobel per la fisica nel 1909 (insieme con K. F. Braun). Fu socio Antenna M.: lo stesso che antenna (v.) marconiana. ▭ Detector (o rivelatore) M.: altro nome del rivelatore (v.) magnetico. ▭ Il nome M. ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] La cantica, che ha la sua radice in un discorso di F. M. Zanotti, è ricca di infiniti riecheggiamenti: dalla Bibbia a Milton o a quel monarca, a questa o a quella opinione (rimane a tal proposito esemplare per tutta un'interpretazione romantica di M ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] commerciale. Una radicale riforma dell'esercito fu operata da F.-M. Louvois; più tardi, con S. Vauban, l'organizzazione quercia, il noce, ecc., decorati con incrostazioni di tartaruga o di bronzo. Come rivestimento impiega di preferenza il velluto e ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] i filosofi dell'Encyclopédie, Diderot, Condillac, Fontenelle, Voltaire, F. M. Grimm. Da Diderot ricevé l'invito a collaborare all' tutti, resti padrone di sé e libero. Fine del contratto o patto sociale è dunque anzitutto di garantire la libertà di ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] fino al 1832 circa) sono i numerosi pezzi sacri scritti per studio o anche per le chiese locali, le marce e altri pezzi varî per . di Solera; Milano 1843; esito ottimo), Ernani (libr. F. M. Piave; Venezia 1844; esito buono e poi entusiastico), I due ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] dopo la nuova Alceste del 1776, le ostilità dei tradizionalisti (italianizzanti o fedeli a G. B. Lulli e a J.-Ph. Rameau) tradizionalisti (D'Alembert, F. M. Grimm, P.-L. Ginguené, J.-F. La Harpe, ecc.) e gluckisti (J.-J. Rousseau, F. Arnaud, ecc.). Ma ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] ritratti, tra cui quello del pittore F.-M. Granet, di L. Bartolini (di cui fu anche amico), di M.me de Senonnes; alcuni stupendi nudi nelldi I., questa tuttavia non fu mai fredda o accademica. Sensibile a taluni aspetti della cultura preromantica, ...
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Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] andò a Roma, dove il Cavalier d’Arpino lo avrebbe applicato «a dipingere fiori e frutta». Protetto dal cardinale F. M. del Monte e da V. Giustiniani, C. approfondì la sua ricerca naturalista, legata alla sua formazione a contatto con la pittura ...
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Storico dell'arte, nato a Torino il 14 dicembre 1924, morto a Roma il 18 novembre 1989. Laureatosi in filosofia a Torino nel 1947, studiò poi storia dell'arte con A.M. Brizio, specializzandosi (1953) a [...] Chapel Hill; ebbe contatti, tra gli altri, con P.O. Kristeller, M. Meiss, R. Wittkower, E. Panofsky. Nel 1966 Eugenio Battisti (1940-1991), a cura di G. Saccaro Del Buffa, F.M. Battisti, Roma 1991.
Eugenio Battisti ed il contemporaneo, Atti del ...
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Scrittore sudafricano di lingua inglese, nato il 9 febbraio 1940 a Città del Capo. Nel 2003 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Laureatosi presso la University of Cape Town in inglese [...] loro terra cui sono, nonostante la tacita o dichiarata opposizione, profondamente legati, C. si dimostra nella sua estrema innocenza, 'l'anima universale' del protagonista. È F.M. Dostoevskij il protagonista di The master of Petersburg (1994; trad. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...