Psicobiologo (Hartford, Connecticut, 1913 - Pasadena 1994). Ha svolto attività di ricerca e d'insegnamento nella Harvard University (1941-46) e nell'univ. di Chicago (1946-53); dal 1954 prof. di psicobiologia [...] gli è stato conferito il premio Nobel per la fisiologia o la medicina, che ha diviso con D. H. con R. E. Myers e A. M. Schrier, in Quarterly journal of experimental nel vol. I due cervelli, a cura di F. Denes e C. Umiltà, 1978); Science and moral ...
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La parte inferiore di una cosa o di qualunque cavità, o anche la parte più lontana rispetto all’osservazione.
Anatomia
La parte emisferica o terminale di un organo cavo o di altra formazione ricurva. [...] m, piattaforma continentale; intorno a 200 m, margine della piattaforma continentale; 200-4000 m, scarpata continentale; 4000-5500 m, f. oceanico; 5500-11.000 m una corrente o dal moto ondoso su un f. incoerente costituito da sabbie e/o ghiaie; fondo ...
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Farmacologo statunitense (Whiting, Indiana, 1936 - Menlo Park 2023). Premio Nobel, con L. J. Ignarro e R. F. Furchgott, per la medicina o fisiologia nel 1998 per gli studi sul ruolo del monossido d'azoto [...] il monossido d'azoto su importanti funzioni cellulari. Pur senza alcun supporto sperimentale per tale ipotesi, già allora M. teorizzò un ruolo determinante dell'NO nella regolazione cellulare, nella comunicazione cellula-cellula e nei segnali tra le ...
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Figura spettrale presente nelle credenze superstiziose di tutti i popoli, spesso ritenuta tramite fra il mondo dei vivi e il regno ultraterreno.
Nella psicologia aristotelica, l’immagine di una realtà [...] sbocco o realizzazione nella vita concreta dell’individuo. Si distinguono f. coscienti (sogni diurni, fantasticherie) e f. terapia analitica apparendo come avvenimenti reali. Secondo M. Klein i f. sono le rappresentazioni psichiche delle pulsioni ...
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manicòmio Istituto destinato in passato al ricovero e alla segregazione dei malati di mente. Il primo m. fu fondato dal medico francese P. Pinel (1745-1826) nel 1793, liberando i folli dalle prigioni in [...] al delinquente. Tuttavia per lungo tempo il m. rimase un luogo di internamento coatto anziché molti paesi. In Italia l'esperienza di F. Basaglia sfociò nell'approvazione di una legge effettuare i ricoveri volontari o obbligatori solo negli ospedali ...
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Krukenberg, Friedrich Ernst. – Oftalmologo e ginecologo tedesco (n. Halle 1871 - m. 1946). Nato in una famiglia con una lunga tradizione di studi medici, nipote del patologo Peter e fratello dell'ortopedico [...] con l’oftalmologo K.T.P. Axenfeld, quindi con il patologo F.J. Marchand, che affiancò nelle sue ricerche sul cancro ovarico, nome alle metastasi nell'ovaio di carcinomi primitivi dello stomaco o dell'intestino, detti appunto tumori di Krukenberg e da ...
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Unità di misura della convergenza di un sistema ottico centrato, in particolare di una lente, avente distanze focali uguali. È definita come la convergenza di una lente che ha la distanza focale di 1 metro. [...] di una lente è data, in d., dall’inverso del numero che misura (in m) la distanza focale f (una lente avente f=20 cm ha una convergenza di 5 d.).
In oculistica la convergenza in d., o numero delle d., di una lente si assume a misura dell’entità del ...
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di Beniamino Tesauro, Alessandro Puzziello, Stefania Masone e Pietro Francesco B.C. Addeo
Tra la fine del 20º e l'inizio del 21º sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della [...] inserita all'interno dell'addome o del torace e che sono pp. 400-;05.
J. Marescaux, J. Leroy, M. Gagner et al., Transatlantic robot-assisted telesurgery, in
Trattato di chirurgia oncologica, a cura di F. Mazzeo, P. Forestieri, 3 voll., Padova ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] II insieme al fattore di trascizione F e poi i fattori di trascrizione quali la Drosophila melanogaster, i nematodi o i lieviti. Isole GpC, ossia tratti -99.
R.D. Nicholls, J.H. Knoll, M.G. Butler et al., Genetic imprinting suggested by maternal ...
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(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera [...] quello detto 'naturale' a quello designato come 'artificiale' o più propriamente 'tecnologico', ma lo stesso corpo umano ha Milano 1992;.
Trattato di bioetica, a cura di F. Bellino, Bari 1992.
M. Charlesworth, Bioethics in a liberal society, New York ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...