Il periodo più recente della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle connesse e alterne fasi di espansione e ritiro dei ghiacci che ha subito il pianeta. Durante [...] odierno della superficie terrestre è in parte un’eredità delle vicende del Pleistocene. I dati ricavati dai sedimenti carotati negli oceani e dagli studi sui loess europei e asiatici, indicano non meno di 17 cicli glaciali negli ultimi 1,6 milioni ...
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Neozòico [Comp. di neo- e -zoico] [GFS] Nella cronologia geologica, lo stesso che Quaternario o era neozoica, l'era più recente, caratterizzata dalla comparsa dell'Uomo, divisa nei periodi Olocene e Pleistocene. È un'era con modeste variazioni nella distribuzione delle terre e dei mari; per l'Italia, ... ...
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Paolo Roberto Federici
(App. III, II, p. 535)
I problemi riguardanti il Q. si sono dimostrati con il tempo sempre più complessi e interconnessi con lo sviluppo della società umana, come si è constatato al 12° Congresso dell'INQUA (International Association on Quaternary Research), tenutosi a Ottawa ... ...
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Aldo G. SEGRE
Come è noto, il Q. (v. neozoica, era, XXIV, p. 584) è la più recente delle ere geologiche, durante la quale, per un periodo variabile da un minimo di 600.000 a un massimo di 1.000.000 di anni, si è definita l'odierna configurazione delle terre e degli oceani: è del Q. la conservazione ... ...
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Ardito Desio
Questo termine (dal gr. νέος "nuovo" e ζῶον "animale", ossia "era degli animali nuovi") è usato in geologia per indicare la più recente fra le maggiori suddivisioni cronologiche della storia della Terra. Fu usato per la prima volta da E. Forbes nel 1854, ma con un significato diverso, ... ...
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Fotosintesi
Giorgio Forti
La fotosintesi clorofilliana è un fenomeno fisico e chimico col quale le piante verdi e i batteri fotosintetici convertono l'energia delle radiazioni elettromagnetiche (la [...] dalla fotosintesi e in essa il rapporto CO2−O2 è uguale a 1) è spiegata dalla loro diversa solubilità nelle acque degli oceani (la CO2, in equilibrio con HCO3−, è circa 25 volte più solubile in acqua dell'O2), dall'accumulo avvenuto nei giacimenti ...
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L'Ottocento: biologia. Biogeografia ed ecologia
Janet Browne
Biogeografia ed ecologia
I viaggi di esplorazione
Nel XIX sec. le spedizioni scientifiche rivestirono un ruolo molto importante nello sviluppo [...] mondiale in sei vaste regioni, dette anche regni biogeografici. Come conseguenza furono presto evidenziate le barriere naturali, quali gli oceani, le catene montuose, i deserti e i corsi d'acqua. Si iniziò a pensare che gli organismi possedessero un ...
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Ecologia
Umberto Colombo
Giuseppe Lanzavecchia
Stefano Lanzavecchia
Danielle Mazzonis
sommario: 1. Definizione di ecologia. 2. Breve storia dell'ecologia. 3. I rapporti dell'ecologia con altre discipline. [...] organica per unità di tempo e di superficie), da un minimo di 0,5 g/m2/giorno nelle zone desertiche e negli oceani a un massimo di circa 20 g nelle terre coltivate e in alcuni ambienti naturali particolarmente favorevoli, si può calcolare facilmente ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] rientrare nel ciclo dei consumatori. I cicli biogeochimici si possono suddividere in gassosi, se la riserva si trova nell’atmosfera o negli oceani (come nel caso di C, N, O, H), e sedimentari, se la riserva è legata ai sedimenti terrestri (Fe, P, Ca ...
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oceaniano
agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Oceània, nome attribuito in geografia a un complesso di terre emerse situate nell’oceano Pacifico, costituite da una massa continentale, l’Australia, e da un insieme di isole raggruppate in arcipelaghi...
oceanico
oceànico agg. [dal lat. tardo oceanĭcus] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’oceano, relativo agli oceani: regione o.; isole o.; acque o.; clima o., proprio delle regioni bagnate dall’oceano, compresi larghi tratti del retroterra, e caratterizzato...