RHESOS (῾Ρῆσος, Rhesus)
A. Bisi
Eroe di una saga tracia, tosto assorbita nell'epopea omerica; nell'Iliade infatti R. è uno degli alleati dei Troiani, ucciso nel sonno da Diomede il quale, insieme ad [...] .); al termine della strage i due eroi greci conducono nel loro accampamento i cavalli di Rhesos. Nelle trattazioni post-omeriche del mito, il padre dell'eroe tracio viene chiamato Strimone, ovvero Hebros, anziché Eiones come nell'Iliade. La tragedia ...
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EFIREI, Vasi
Red.
Classe di vasi micenei (v. minoico-micenea, arte) così denominati dall'omerica città di Ephyra, che si è pensato di identificare con la località di Korakou, dove sono venuti in luce [...] gli esemplari di questo tipo i quali furono per la prima volta isolati e studiati da C. Blegen, distinguendoli convenzionalmente con questa etichetta di "efirei". Vasi simili si son poi riconosciuti fra ...
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POLIFEMO (Πολύϕημος, Polyphemus)
P. E. Arias
Uno dei Ciclopi più noti fin dalla tradizione omerica (Od., ix, vv. 1047 ss.), figlio di Posidone e di Thoosa. Alle sue vicende è legata, infatti, la maggior [...] 'Odissea è detto che bagna il viso e il collo (ix, vv. 338 ss.).
Fra le più antiche rappresentazioni figurate di tipo omerico è anche quella che troviamo sul cratere a colonnette, forse di fabbrica argiva e databile agli inizî del VII sec. a. C., di ...
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(gr. Πολύδωρος) Nella mitologia greca, il più giovane dei figli di Priamo. Secondo la versione omerica era figlio della concubina di Priamo Laotoe e fratello di Licaone. Confidando nella sua rapidità [...] nella corsa, volle sfidare Achille, ma fu ucciso da questo e spogliato della corazza d’argento. Secondo la versione seguita dai tragici e dai poeti alessandrini e romani, P. era figlio di Priamo e di Ecuba. ...
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E la personificazione della contesa, della discordia. Secondo la concezione omerica (Iliade, IV, 440 segg.), essa è sorella e compagna di Ares e cresce a tale altezza da toccare col capo il cielo mentre [...] pur continua a camminare sulla terra: Dimo e Fobo, cioè il Terrore e lo Spavento, le sono compagni. La Teogonia esiodea (v. 225 segg.) la fa figlia della Notte, che è madre anche della Morte, della Vecchiaia, ...
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PODARGE (Ποδάργη)
A. Gallina
Arpia, il nome della quale significa "la più veloce".
Nella poesia omerica (Il., xvi, 150 ss.; xix, 400 s.) è menzionata come madre dei cavalli di Achille, Xanthos e Balios, [...] e di Zefiro; Stesicoro (fr. i, Diehl) la considera come una cavalla divina, madre di Phogeos e di Harpagos; Nonno (Dion., xxxvii, 154) infine, la ricorda come una cavalla, nata da Borea e da un'arpia sicionia. ...
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LICURGO (Λυκοῦργος, Lycurgus)
Angelo Taccone
Figlio secondo i più di Driante, secondo altri di Ares. La leggenda omerica (Il., VI, 130 segg.) lo colloca in Nisa: colà egli avrebbe inseguito le atterrite [...] . La più tarda collocazione di L. in Nisa di Nasso o d'Arabia ha sempre relazione con l'antica collocazione omerica.
La leggenda omerica era ripetuta all'incirca da Eumelo, il quale aggiungeva solo che L. aveva agito perché istigato da Era che odiava ...
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Lessicografo greco (1º sec. a. C.) della scuola di Aristofane di Bisanzio. Si occupò di esegesi omerica ed è ricordato come interprete di Pindaro. Secondo alcuni sarebbe da identificarsi con un D. che [...] compose un'opera sulle Glosse italiche e polemizzò con Licofrone ...
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(gr. ᾿Ενετοί) Antichissimo popolo collocato da Omero nella Paflagonia; è possibile tuttavia che l’originaria lezione omerica si riferisse a una città ( Enete) non a un popolo.
Nome con il quale i Greci [...] designavano la popolazione illirica dei Veneti. L’identità del nome dei due popoli, impostasi nella tradizione, potrebbe essere all’origine della leggenda secondo la quale il troiano Antenore avrebbe guidato ...
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Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso [...] dello stoicismo. Fu fautore dell'anomalia, contro Aristarco; egli dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno al ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...