Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] rappresentata, in Germania, da M. Heidegger, che trasforma la fenomenologia del suo maestro E. Husserl in ontologia, dà un contenuto esclusivamente umano e mondano ai temi teologici (angoscia, peccato, colpa, decisione ecc.) dell’esistenzialismo ...
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Geomatica per la gestione del territorio
Maurizio Fea
Mario A. Gomarasca
L’inizio del 21° sec. ha visto il rapido consolidarsi di gravi preoccupazioni sul futuro dell’ambiente per il progressivo materializzarsi, [...] emergenza sul territorio.
Tali implicazioni richiedono la definizione di una teoria logica: l’esempio più semplice di ontologia è la definizione tassonomica gerarchica di classi in una legenda, come quelle usate nella classificazione della copertura ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] dei gradi successivi del processo di astrazione logica con i gradi dell'essere. In particolare, l'identità di logica e ontologia è al centro dell'opera di autori notevolmente diversi fra loro, come Origene, i Cappadoci, lo Pseudo-Dionigi, percorre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] del Seicento – il dualismo – e introdotte le prime nozioni-base del materialismo dell’età dei Lumi, che costituisce una nuova ontologia (dal greco to on, da einai: l’essere), ossia una diversa concezione della natura, dell’essere in generale e dell ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] e metafisica classica secondo M. G., in Sophia, XXX (1962), pp. 304-316; A. Poppi, Dell'esperienza "pura" come base del trattato di ontologia, in Filosofia e vita, IV (1962), pp. 76-83; G.M. Pozzo, G. M., in Enc. filosofica, III, Firenze 1967, pp. 54 ...
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Beni pubblici e beni collettivi
Antonello Ciervo
Il presente saggio, muovendo dal risalente dibattito dottrinale in materia di beni pubblici e collettivi, analizza la più recente giurisprudenza delle [...] beni. Ciò significa, come è stato evidenziato, che una tassonomia di questo tipo non possa più basarsi su un’ontologia naturalistica ma sociale, in quanto le utilità generate dai beni si distinguono tra loro in funzione della fruizione dei beni ...
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MONIGLIA, Vincenzo Tommaso
Stefano Tabacchi
MONIGLIA, Vincenzo Tommaso. – Nacque a Firenze il 18 ag. 1686, da Nicola Maria, professore di logica e filosofia all’Università di Pisa e da Lucrezia Casini. [...] padre Tommaso Minorelli. In quel periodo il M. approfondì le sue conoscenze filosofiche, interessandosi, oltre a Locke, al recupero dell’ontologia scolastica compiuto da C. Wolff e J.F. Budde. A Roma, il M. frequentò inoltre il circolo di Giovanni ...
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Perez, Francesco
Giorgio Santangelo
Letterato, patriota e uomo politico palermitano (1812-1892), è il più autorevole dantista siciliano dell'Ottocento. Animatore di quella scuola che fu detta ‛ italiana [...] cristiana: ‛ trascrizione ' simbolica che era necessità indeclinabile per una civiltà che era tutta condizionata da una visione ontologica alla cui luce l'universo e i suoi fenomeni non erano che immagine ed espressione di tipi ed enti soprannaturali ...
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ragion sufficiente, principio di
Principio identificato da Leibniz per portare alla luce il fondamento delle ‘verità di fatto’ o contingenti (a posteriori) e il loro statuto rispetto alle cosiddette [...] , benché perlopiù tali ragioni non possano esserci note» (32). Nella esposizione sistematica di Wolff (Logica, §§ 29-31; Ontologia, §§ 56-76), a partire dall’enunciato «niente esiste senza una ragione sufficiente per cui esista invece di non esistere ...
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ROSMINI Serbati, Antonio
Carlo Caviglione
Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto nel Trentino, da nolbile famiglia; morì il 1° luglio 1855 a Stresa. La sua vita fu intensa, profondamente ascetica, dedita [...] sé e di tutte le cose create e increate - è l'ens communissimum della Scolastica; non è un primo psicologico, ma ontologico e permette alle intelligenze, create da esso, di comunicare in qualche modo tra loro; anzi esso fa delle intelligenze tutte un ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...