DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio)
Germana Ernst-Paola Zambelli
Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar [...] il D. ne ricorda i numerosi interventi e giunge a citarne una delle tesi di recente condannate a Roma ("Peccato finiti temporis non debetur poena infiniti temporis"). È poi significativo che quando era giunta da Roma copia dell'Apologia scritta ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] dedica all'arcivescovo S. Filangieri. La rivista trattava di severi argomenti storico-religiosi, come la "torre di Babele"; il peccato originale tra gli ebrei, i cristiani, i maomettani; i giganti. Ma si apriva pure a questioni di morale e di ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] pareti sono raffigurate complesse allegorie: a sinistra la Redenzione (il "Lignum vitae" col Cristo in croce, ai piedi il Peccato originale e personaggi dell'Antico Testamento, la Vergine accompagnata da vari apostoli e santi); a destra la cosiddetta ...
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CORSINI, Neri
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 19 maggio 1685, secondogenito di Filippo marchese di Lajatico, Orciatico, ecc. - fratello di Lorenzo, futuro papa Clemente XII - e di Lucrezia dei marchesi [...] Norberto, aderente alla causa dei giansenisti olandesi, nonostante che il papa personalmente lo avesse ammonito a dissociarsene ("peccato della famiglia che sempre ha protetto e protegge i birbanti", scriveva Benedetto XIV al Tencin nel novembre del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] sorta che l’attività speculativa e la virtù non bastano a debellare a causa di un’antropologica dipendenza dal peccato, alla quale si aggiungono altre zavorre come la perturbazione dei sensi, l’habitus, l’inclinazione naturale, i bisogni contingenti ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] figura è paradigmatica del secolo barocco, ma più come moralista che come enciclopedico; le sue teorie sul peccato filosofico sembrano preludere ad un'etica naturalistica; la sua difesa del probabilismo e del lassismo (Apologema... de probabilitate ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] 'elaborata omelia, il programma episcopale: in questo, fattosi "carico" di ogni "peccato" commesso nella diocesi, dichiara guerra a tutte le possibili "occasioni di scandali, di peccati", così che le anime - di per sé "redente col prezioso sangue di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] a contestarne l’idoneità a offendere un diritto, ammonisce contro il rischio di assimilare il delitto al peccato, riesumando antichi pregiudizi razionalmente indifendibili. Ma soprattutto: giunto, alla fine del Programma, nel momento di affrontare la ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] ., Firenze 1922; 2ª ed. aggiornata, ibid. 1972), lo J. scrisse di voler fare anche "una specie di pubblica confessione di peccati di giovinezza": a chi aveva citato passi dell'opera su F. Crispi come prova di un atteggiamento "di benevola attesa, di ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] questa torna la perdona. Ma di nuovo non riesce a essere nominato vescovo e di nuovo scopre la sorella in peccato. Dopo la crisi don Antonio decide di rinunciare alle proprie ambizioni e di dedicarsi alla redenzione della sorella: "impareremo insieme ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...