Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] sulla formula critica di Vico quale «Dante della filosofia» e in particolare su un parallelismo psicologico-stilistico tra il poeta e il filosofo, teso a sottolineare tratti convergenti quali lo spirito risentito e appassionato, e insieme la «potenza ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] «Entro dipinta gabbia». Tutti gli scritti inediti, rari e editi 1809-1810 di Giacomo Leopardi, da un verso del poeta ancora bambino.
Frattanto, già dal 1968 aveva cominciato a raccogliere le prime carte del futuro Fondo manoscritti di autori moderni ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] napoletano Salvatore Di Giacomo, che conferisce alla poesia in dialetto temi e prospettive della letteratura europea. Con lui il poeta parla in prima persona e sente empaticamente la realtà osservata. Secondo Contini (1968: 414) la voce di Di Giacomo ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] idem (cambio di finale)
c. ricattatore / ricettatore (cambio di vocale)
d. mortorio / mormorio (cambio di consonante)
e. porta / poeta (cambio di lettera)
È uno schema con resto qualitativo, perché non cambia la quantità delle lettere presenti da ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] letteraria in francoprovenzale valdostano, che nasce alla metà dell’Ottocento ad opera di J.B. Cerlogne, primo poeta dialettale, è oggi relativamente ricca.
Il genere letterario prediletto dagli autori locali è la poesia, che conta numerose ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] alla ➔ commutazione di codice dei protagonisti italoamericani (Trova un farm. You want buy? Mostra il baschetto), il poeta riproduce italianizzazioni e adattamenti di parole inglesi (baschetto «cestino» < basket, checche «dolci, torte» < cakes ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] con z i suoni sc, c’, s del dialetto: per es., zener «cenere», azet «aceto» rispetto a scendra, asé, riportati dallo stesso poeta per la parlata popolare. E ancora: Carlo Porta (1775-1821), che ci dà l’esempio più alto del milanese della prima metà ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] paradossale, il cui effetto di amaro sarcasmo appare, tuttavia, diverso rispetto a quello di operazioni in parte analoghe di altri poeti coevi: a più riprese è stato proposto per es. il confronto con Gozzano.
A parte simili occasionali deviazioni, la ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] , la produzione letteraria consiste essenzialmente di poesia lirica, mentre la prosa è prevalentemente opera dei promotori del piemontese illustre. Poeta e promotore dell’uso alto del torinese a un tempo è Pinin Pacòt (1899-1964), a cui si deve negli ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] della sua storia (in particolare della figura di Pasquale Paoli), delle tradizioni, della lingua, dei suoi scrittori e poeti. Si stabilisce, tuttavia, un legame profondo, di intima partecipazione che meglio si apprezza, oltre che nel Diario intimo ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...