In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] , come affissi, desinenze, alternanze qualitative o quantitative (per es., nel lat. didicĕram «avevo imparato», alla radice dic- si uniscono i morfemi di- prefisso, -era- infisso temporale, -m desinenza di prima pers. sing.).
Nella terminologia della ...
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Anatomia
Forami di c. Sono i fori intervertebrali attraverso i quali passano le radici spinali.
Biologia
Fenomeno consistente nella temporanea unione di due organismi unicellulari e in uno scambio di [...] materiale nucleare. Nei batteri indica un passaggio di informazione genetica (tratti di cromosoma) da un batterio donatore a uno accettore attraverso un ponte citoplasmatico molto fragile detto pilus.
In ...
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altea
Erba perenne della famiglia delle Malvacee (lat. sc. Althaea officinalis), le cui radici e foglie e i cui fiori sono ricchi di mucillagine e si usano come emollienti ed espettoranti. ...
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STIGMARIA
Paolo Principi
. Denominazione generica stabilita da A. Brongniart per indicare gli organi sotterranei o "radici" delle Bothrodendracee, delle Lepidodendracee e delle Sigillariacee, i quali, [...] si trovano di frequente attaccate a tronchi di Lepidodendron e di Sigillaria; ma quando la connessione fra tronco e radici non esiste, è impossibile stabilire a quale gruppo di Lepidofite abbiano appartenuto questi ultimi organi.
C. Grand'Eury ha ...
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ganglioradicolite
Processo infiammatorio che coinvolge uno o più gangli spinali e le corrispondenti radici posteriori. La g. più frequente è quella da herpes zoster (➔ nevralgia, Nevralgia da herpes [...] viene trasportato lungo l’assone e provoca, centralmente, danni alle corna dorsali del midollo (con edema, compressione della radice nervosa ed eventuale danno ischemico all’assone); alla periferia il virus attiva i nocicettori e provoca dolore, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Medioevo e modernità: le diverse fondazioni di due civiltà giuridiche
Paolo Grossi
Alle radici della civiltà giuridica medievale
Quando cominciò a fiorire, alla fine dell'11° sec., diramandosi poi da [...] del nome augusto di scienza, era da più di sei secoli che, lentamente ma progressivamente, si diffondeva e si radicava quel complesso di valori e di scelte fondamentali che siamo soliti chiamare esperienza giuridica medievale. Nelle spire di una ...
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(o soprasuolo) In agronomia, strato (detto anche suolo) più superficiale del terreno, attraversato dalle radici delle piante, contrapposto a sottosuolo; anche l’insieme della vegetazione di un terreno: [...] s. boschivo ...
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In botanica, apparato pluricellulare, spesso d’aspetto lenticolare, presente sulla superficie di fusti, rami, radici e talora di piccioli (v. fig.). Le l. appaiono come rilievi a contorno rotondo o allungato [...] È chiamata lenticellosi la formazione di tessuto ipertrofico e iperplastico da parte del tessuto di riempimento delle l.: si osserva nelle radici quando crescono in terreno molto umido, o su fusti che vengono a trovarsi in aria satura di umidità o in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] La logica del codice è, al tempo stesso, la logica della legge. Questo tipo di ‘regno della legge’, con le sue radicate mitologie, è ben diverso dal rule of law di matrice anglosassone. Il legicentrismo determina una progressiva scissione tra legge e ...
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Gommoresina che si ottiene per incisione del tronco e della parte superiore delle grosse radici di certe specie di Ferula, Ombrellifere dell’Asia (Iran, Turkestan). Il liquido lattiginoso biancastro che [...] ne sgorga si rapprende in granelli duri e fragili, grossi circa come un pisello, o in masse più grosse, di colore giallo-bruno all’esterno, bianco-opalino all’interno, che passa al rossiccio con l’esposizione ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...