GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] ripubblicate, in modo più corretto, da G. Balsamo Crivelli nel 1924, e da G. Bonafede, insieme con la Filosofia della Rivelazione, nel 1977 e, lo stesso anno, nell'edizione nazionale delle opere, da C. Vasale. Appartenenti per la maggior parte alla ...
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Marcello Mustè
Filosofo e uomo politico, nato a Torino nel 1801 e morto a Parigi nel 1852. Da poco ordinato sacerdote, nel 1825 G. implorava papa Pio VII di concedergli «la facoltà di poter leggere e ritenere presso di sé i libri proibiti» (Epistolario, a cura di G. Gentile, G. Balsamo-Crivelli, 1° ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo dal fatto che in quel periodo venne eletto per due volte presidente della Camera del Regno di Sardegna ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il percorso risorgimentale. Conseguito il nucleo speculativo della sua posizione, con la dottrina della ... ...
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Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Nato da famiglia di modeste condizioni economiche, si laureò nel 1823 in teologia e nel 1825 fu ordinato sacerdote. Cappellano di corte dal 1826, divenne presto noto per gli studi teologici e per le forti convinzioni repubblicane. Affiliato a una ... ...
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Filosofo e politico (Torino 1801-Parigi 1852). Nato da famiglia di modeste condizioni economiche, si laureò nel 1823 in teologia e nel 1825 fu ordinato sacerdote. Cappellano di corte dal 1826, divenne presto noto per gli studi teologici e per la professione di repubblicanesimo (nel 1834 la rivista mazziniana ... ...
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Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Nato da famiglia di modeste condizioni economiche, si laureò nel 1823 in teologia e nel 1825 fu ordinato sacerdote. Cappellano di corte dal 1826, divenne presto noto per gli studi teologici e per la professione di repubblicanesimo (nel 1834 la rivista ... ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione dell’Italia sotto l’egida sabauda, come espresso in una delle sue maggiori opere (Del rinnovamento ... ...
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Mario Scotti
Benché il G. non abbia, se non nelle giovanili Chiose alla Commedia (1821-23), trattatto espressamente di D. (disegnò, infatti, ma non scrisse un libro su questo tema), pure l'interesse per il poeta, la cui opera gli apparve sempre il frutto più alto della fantasia umana, la sola per profondità ... ...
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Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal p. Gianotti, verso cui conservò sempre affetto e gratitudine. Datosi con fervore agli studî e alla vita chiericale, il 9 ... ...
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IMPERATORE, Francesco
Salvatore Fodale
Nacque probabilmente a Palermo, città da cui proveniva la sua famiglia. La più antica notizia che lo riguarda risale al 7 maggio 1517, quando la Municipalità di [...] trascinata per alcuni anni coinvolgendo nuovi personaggi, fu dovuta del resto al cardinale Giulio de' Medici che con la sua rivelazione aveva rotto l'isolamento in Curia e pochi mesi dopo fu eletto papa con il nome di Clemente VII. Sul versante ...
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BANDIERA, Attilio
Franco Della Peruta
Nacque a Venezia il 24 maggio 1810, dal barone Francesco e da Anna Marsich.
Il padre, nato a Venezia nel 1785, era ufficiale della marina del Regno italico. Passato [...] di Dio, della esistenza dell'anima umana, della vita futura ed in una parola di quanto ci ha dettato la Divina Rivelazione", perché così facendo "l'uomo si arricchisce di soprannaturali rimedii contro la sventura, ed in questi tempi di oppressione e ...
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BOLDÙ, Andrea
Angelo Ventura
Nato il 5 marzo 1518 dal patrizio veneziano Battista di Antonio Boldù, del ramo di Santa Marina, e da Faustina di Angelo Barozzi, e sposatosi nel 1553 con Chiara (secondo [...] ambiente favorevole e ben disposto ad appianare i motivi di attrito tra i due Stati. Di questa atmosfera è sintomatica la rivelazione fatta al B. da Emanuele Filiberto delle trame ordite dal duca di Sessa, governatore di Milano, per impadronirsi col ...
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BENEDETTO da Carlone
Ottavio Banti
Popolano fiorentino di professione pianellaio, abitante nel quartiere di San Giovanni, figlio di un Tendi, è nominato per la prima volta nelle cronache in occasione [...] l'alleanza di B. con i Ciompi fu solo temporanea, occasionale, che egli non fu loro simpatizzante né amico, come rivelano chiaramente gli avvenimenti che portarono alla loro sconfitta, in cui egli appare accanto all'ambiguo Michele di Lando. Il 29 ag ...
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CARAFA, Ferdinando
Francesco Barbagallo
Nato il 30 ottobre del 1816 a Napoli, terzogenito di Francesco, duca d'Andria dopo la decapitazione del fratello Ettore, e di Teresa Caracciolo di Santobuono, [...] tra molte condanne capitali ed ergastoli, il C. venne condannato a un solo anno di prigionia per "scienza e omessa rivelazione della setta".
Il 12 giugno 1852 sposò Beatrice Revertera di Domenico duca di Salandra, morta l'anno seguente; sposò quindi ...
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PANSA, Muzio
Francesca Fausta Gallo
PANSA, Muzio. – Nacque a Penne, in Abruzzo, il 2 aprile 1565 da Alfonso, ricco mercante, e da Zenobia Sacca.
Iniziò i suoi studi presso il grammatico Cristiano Clodio [...] ’epoca moderna, come frutto di una duplice tradizione, l’una di natura divina, attraverso l’Antico Testamento e la Rivelazione, l’altra di natura umana, attraverso le varie tappe del pensiero filosofico – Platone, Ermete Trimegisto e altri – finendo ...
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ALBORNOZ, Gòmez
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Figlio di Alvaro Garcia, maggiordomo maggiore e consigliere (dal 1368) di Enrico, re di Castiglia, l'A. era nipote del cardinale Egidio, che lo ebbe accanto, in posizioni di grande [...] era diventato capitano generale della guerra nel Regno di Napoli con lo stipendio annuo di 4000 formi. Ma l'espediente si rivelò vano e, nel luglio di quello stesso anno, l'A. dovette accorrere in soccorso di Perugia minacciata da Giovanni Acuto, al ...
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BOCCI, Enrico
Alessandro Galante Garrone
Nato a Firenze il 28 giugno 1896 da Decio e da Bice Antonucci. Si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1921, dopo avere partecipato, volontario, alla guerra del [...] per una decina di giorni alle più feroci torture. La banda Carità e i Tedeschi non riuscirono a strappargli una sola rivelazione; anzi, per salvare i compagni egli cercò di addossarsi l'intera responsabilità del servizio segreto (e lo stesso fece il ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] erano, per lui, esseri supremi di natura uranica, la credenza nei quali, lungi dall’essere conseguenza di una rivelazione, nasce da un’esperienza emozionale che, con un’espressione tratta dagli studi psicologici di Wilhelm Wundt e impiegata tenendo ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...