Letterato (Pistoia 1737 - Pisa 1814), carmelitano; fu professore a Parma e a Pisa. Pubblicò, quasi sempre col nome arcadico di Eritisco Pilenejo, oltre alle sue poesie, eccellenti traduzioni dal greco [...] e dal latino (Callimaco, Saffo, Orazio, ecc.; la traduzione delle Satire e delle Epistole oraziane fu premiata dalla Crusca nel 1814), nonché dall'inglese (Le quattro stagioni di A. Pope, 1791). ...
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Poeta tedesco, nato a Danzica il 28 ottobre 1768, morto a Weimar il 14 febbraio 1826. Di scarso rilievo sono le sue liriche, tranne qualche breve Lied, e i suoi tentativi drammatici (Amphitryon, 1804, [...] , che gli valsero la protezione del Wieland.
Ai tempi del Taschenbuch fur Freunde des Scherzes und der Satire (1796 e segg.) sotto lo pseudonimo Johannes von der Ostsee (cfr. Leben, wunderbare Reisen und Seefahrten des J. v. d. O., 1805) raggiunse ...
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MARSTON, John
Ernest de Sélincourt
Drammaturgo e satirico, nato a Coventry circa il 1575, morto a Londra il 24 giugno 1634. Era nipote d'un medico italiano Guarsi; si laureò a Oxford nel 1594. Del 1598 [...] le altre satire Metamorphosis of Pigmalion's Image, Certaine Satyres e Scourge of Villanie. Subì attacchi per l'erotismo del Pigmalion's Image e i suoi libri furono fatti bruciare dall'arcivescovo di Canterbury, ma si difese affermando d'avere ...
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Filologo classico statunitense (Charleston 1831 - Baltimora 1924); prof. di greco all'univ. di Virginia e nella Johns Hopkins Univ. di Baltimora. Autore di studî grammaticali (Latin grammar, 1867; Syntax [...] of classic Greek, 1900), ha curato edizioni di classici: notevole quella delle satire di Persio (1875), quella delle Olimpiche e Pitiche di Pindaro (1885) e quelle di scritti apologetici greci cristiani. Fondò l'American journal of philology. ...
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Scrittore spagnolo (Vidanes, León, 1706 - Bologna 1781); gesuita, fu professore di teologia a Segovia, Santiago e Pamplona. Nel 1767, a causa del decreto di espulsione dei gesuiti dalla Spagna, si rifugiò [...] a Bologna, dove risiedette fino alla morte. È autore di satire, opuscoli polemici e composizioni poetiche. La sua opera principale è la Historia del famoso predicador fray Gerundio de Campazas, alias Zotes (I, 1758; II, 1768), satira dell'oratoria ...
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Scrittore portoghese (Vila de Frades 1857 - ivi 1911). Esordì con un libro di Contos (1881) seguito da A Cidade do vício (1882), Lisboa galante (1890), O país das uvas (1893). Ai racconti s'intercalarono [...] pagine mordaci di critica letteraria e di satire del costume (Pasquinadas, 1890, e soprattutto Os gatos, 1889-93). La tendenza a un realismo descrittivo si unisce nella sua prosa a un linguaggio contorto e spesso stravagante. ...
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Uno dei primi filologi romani (seconda metà del 2º sec. a. C.). Appartiene al movimento erudito e filologico sorto a Roma in seguito alle lezioni di Cratete di Mallo. Si dedicò, con Lelio Archelao, all'ordinamento, [...] allo studio e al commento delle satire di Lucilio. ...
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Axelrod, George
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 9 giugno 1922. Da autore di commedie con dialoghi brillanti e raffinati, plasmate sul modello [...] del vaudeville francese, A. divenne sceneggiatore di satire acute e penetranti, talvolta aggressive, della società statunitense, incentrate su personaggi confusi e disorientati, in balìa dei propri miti e dei propri fantasmi, ma quasi sempre capaci ...
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Librettista inglese di operette (Londra 1836 - Harrow Weald, Middlesex, 1911). Noto soprattutto per i tredici libretti delle famose Savoy operas, tutti musicati da A. Sullivan. Il binomio G. e Sullivan [...] rappresenta a tutt'oggi la sigla delle più brillanti e pungenti satire del teatro musicale inglese. Tra le opere più note: Trial by jury (1875); H. M. S. Pinafore (1878); The Mikado (1885); The Gondoliers (1889). Se le commedie e i burlesques di G. ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] di C. Milanesi, Firenze 1855, recentemente ristampata; Vita, giornali e lettere per cura di E. Teza, Firenze 1861; Il Misogallo, le Satire e gli epigrammi, per cura di R. Renier, Firenze 1884; Della tirannide del principe e delle lettere a cura di A ...
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sativo
agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno s.; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è...
satireggiare
v. tr. e intr. [der. di satira] (io satiréggio, ecc.), letter. – 1. tr. Fare oggetto di satira, colpire con satire: s. la vanità umana; s. il mondo politico. 2. intr. (aus. avere) Comporre satire, fare della satira.