Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] ; C. Pardo.
Nell’ambito della narrativa, uno dei filoni più fecondi è quello che unisce la riflessione sul processo della scrittura al tentativo di ordinare la caotica esperienza della realtà: A. Muñoz Molina, Á. Pombo, la scrittrice Martín Gaite, J ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] scultura e nell’architettura, specie nella regione messico-andina. Grandi progressi avevano compiuto nell’area mesoamericana la scrittura pittografica, la numerazione, il computo del tempo.
La conquista e la colonizzazione europea hanno in parte ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] Landré, H. Bosmans, A. Voormolen, B. van Dieren, D. Ruyneman, M. Monnikendam e W. Pijper, autore di musiche in scrittura poliritmica e politonale che gli hanno assicurato l’autorità di un caposcuola presso numerosi allievi.
Nel campo delle esecuzioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] nasceva, ma non per questo perde di importanza dal punto di vista sia storico sia storiografico. Nella misura in cui le scritture segnate dall’etichetta di ‘pubbliche’ o di ‘commesse’ rispondessero in tutto o solo in parte o per nulla ai desideri e ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] francese Giovanni Calvino. Questi, al pari di Lutero, sosteneva la giustificazione per fede, l'autorità della sola Sacra Scrittura, negava, di conseguenza, l'autorità della Chiesa romana - ritenendo tutti i fedeli, in quanto tali, sacerdoti - e il ...
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Roma
Città, capitale della Repubblica italiana.
La monarchia
La tradizione annalistica romana faceva risalire la fondazione di R. al 754 o 753 a.C. e la riconnetteva, basandosi su leggende di varia [...] K. Sweynheim e A. Pannartz, trasferitisi a R. da Subiaco nel 1467. Si sperimentarono nuove e complesse forme di scrittura monumentale epigrafica, celebrativa di questi pontefici rinascimentali e adattata di volta in volta alle esigenze delle ingenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] abituati a ricavare dalla realtà presente continue suggestioni per l’analisi del passato, e viceversa, la loro scrittura fu spesso nuova e originale: colpì (talora scandalizzò) i contemporanei il ricorso a frequenti anacronismi linguistici, che ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] di soggezione a Roma dei prelati precedenti vennero falsificati, mentre si fabbricavano privilegi o diplomi "in lingua e scrittura barbare" (in altre parole: imitazioni dei diplomi longobardi); il clero locale fu richiamato all'ordine in nome dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] 1989). Oppure si consideri la paleografia di Armando Petrucci, come disciplina storica ‘marxiana’, che studia le pratiche di scrittura e i processi di produzione delle testimonianze manoscritte, da quelle antiche, fino alla soglia dell’attuale quasi ...
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MARE
Kirti N. Chaudhuri e Tullio Treves
Mare e civiltà
di Kirti N. Chaudhuri
Introduzione
Le percezioni sociali del mare e i suoi rapporti con le civiltà, quali si trovano riflessi nelle fonti storiche [...] , è indispensabile registrare tali attività e transazioni in documenti che possano essere agevolmente decifrati da terzi. La scrittura cuneiforme su tavolette di argilla molle, che venivano poi cotte e poste dentro un involucro protettivo anch'esso ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.