GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] sino al punto della finzione matrimoniale. Grazie a un'altra rima inconsueta e ironica (fu R. Serra a notarla, come segno dell'efficacia della poesia del G.), la signorina Felicita diventa l'esponente di una maniera di vivere che ignora l'altra ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] gli altri paragrafi.
Alcune lezioni dei manoscritti recenziori risalgono «indubbiamente a cattive letture di abbreviazioni e compendi trecenteschi, segno che la tradizione ha radici profonde» (F. MAZZONI, Per l'Epistola a Cangrande, in Studi in onore ...
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MALVEZZI, Virgilio
Clizia Carminati
Nacque a Bologna l'8 sett. 1595 da Piriteo, barone di Taranta e di Quadri, marchese di Castel Guelfo, senatore di Bologna, e da Beatrice Orsini, sua seconda moglie.
Compiuti [...] . Isasi Martínez, Bilbao 1993), il M. ebbe modo di coltivare l'antica passione per la pittura e conobbe Diego Velázquez.
Segno della fiducia riposta dal re in un personaggio sulle prime accolto con diffidenza in corte fu la nomina nella primavera del ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] uno dei maggiori e certo il più ascoltato fautore di una linea apertamente antidemocratica, militarista ed espansionista che segnava lo spartiacque tra il nazionalismo e il liberalismo non solo giolittiano, ma anche conservatore e, facendo saltare l ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] che si è svincolata dal suo giogo e che per questo è stata ripudiata. La prima, del 29 nov. 1911, segnò un grave insuccesso di pubblico, mentre generalmente favorevole fu il giudizio, della critica; la terza sera Ilrosario venne tolto dal cartellone ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] civili" non muta, ma il G. è attento a registrare i segni della forza organizzativa e militare dei ribelli e non nasconde la simpatia per accolta dai mercanti, specie forestieri, che già davano segno di voler disertare la piazza.
A rafforzare questa ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] , umanesimo che, se da una parte è testimone della nuova sensibilità verso le forme dell'antichità greca e romana, è segno nello specifico di letture concrete e di circolazione di testi. Pier della Vigna cita spesso Ovidio (almeno Heroides, V, 7 ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] dal 1834, in un libretto stampato a Lugano parlai di Stati uniti d'Italia, mentre allora gli altri risguardavano ad altro segno" (ibid., pp. 12, 15, 16). Analogamente in due ottave indirizzate il 19 giugno al Gioberti, edite l'indomani da L'Italia ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] essi stessi chiamavano "bugiale", cioè, come spiega Poggio, "mendaciorum officinam".
Anche le invettive del B. conservano il segno della loro origine pratica nella malignità e nella ferocia delle accuse, spesso false, nella volgarità degli insulti ...
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Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, Poesia cortese, didattica, popolare e giullaresca, Laude, Dolce StilNovo
Gianfranco Contini
Poeti del Duecento: Testi arcaici, Scuola siciliana, [...] fra rappresentazione delle semplici e delle lunghe o geminate: nel citato canzoniere Vaticano, per esempio, prevale il segno scempio, e non si può raggiungere alcuna conclusione. Occorrerà dunque, senza trascurare i dialetti, collazionare altri ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...