MUSICA
Leonardo Pinzauti
Ernesto Assante
Salvatore de Salvo
Salvatore de Salvo
Ermanno Comuzio
(XXIV, p. 124; App. II, II, p. 372; III, II, p. 186; IV, II, p. 541)
Musica classica. - Alla fine degli [...] Hans Werner Henze, Berlino 1968; M. Bortolotto, Fase seconda. Studi sulla nuova musica, Torino 1969; M. Fleuret, Sylvano Bussotti. e del Nord Europa. Particolare interesse merita infine quel filone napoletano che si pone al centro tra teatro e m. e ...
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MAFFEI, Giovanni Camillo
Cesare Corsi
Nacque a Solofra, vicino ad Avellino, nella seconda decade del XVI secolo, in una famiglia di ricchi battiloro, orefici e possidenti. Dopo la morte del padre - [...] dagli zii paterni (cfr. testamento del prozio Giovanni Paolo). Secondo Tafuri, dopo aver frequentato lo Studionapoletano, sarebbe "passato per via [di] più imparare" (p. 215) a Roma e a Padova, prima di stabilirsi a Venezia; le informazioni, riprese ...
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Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] A. Sacchini, F. Fenaroli e poi forse anche con N. Piccinni. Esordì con l'opera Le stravaganze del Conte (1772), cui seguirono altre tredici opere comiche (rappr. a Napoli e a Roma) tra cui L'Italiana in ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] realizzata, e oltre un terzo della popolazione ha titoli di studio superiori. Il reddito medio per abitante (21.873,8 tutti i possessi italici, assegnando il Milanese, la Sardegna, il Napoletano e lo Stato dei presidi all’Austria, che già dal 1708 ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] organizzato da M. Tenore (1807). La Seconda Università degli studi di Napoli è stata istituita nel 1996. Completano l’insegnamento del Regno di Sicilia durante l’età normanna e sveva, il Napoletano diventò con Carlo I d’Angiò (1266-85) l’elemento ...
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Musicista (Maiolati 1774 - ivi 1851); studiò dapprima con N. Bonanni, poi al conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini con N. Sala e G. Tritto. Lasciato il conservatorio, passò a Roma (1795), dove [...] fece rappresentare con esito fortunato una farsa musicale, I puntigli delle donne. Nel 1797 faceva seguire una seconda farsa, L'eroismo ridicolo, ossia La finta filosofa, e nel 1798 una commedia, Il finto ...
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Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] , 1718; Ifigenia in Aulide, 1735).
Vita e opere
Studiò con G. Greco. Esordì nel 1709 con l'opera Basilio imperatore d'Oriente. Dal 1715 al 1722 insegnò al conservatorio napoletano di S. Onofrio e fu, contemporaneamente, validissimo maestro di ...
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Musicista (Napoli 1691 - ivi 1761). Nel 1704 entrò al conservatorio della Pietà dei Turchini. Studiò con N. Fago, D. Gizzi e O. Pitoni. Esordì come operista nel 1713. Nel 1723 fu assunto quale insegnante [...] Andromaca, oltre pagine per canto, anche didattiche (Solfeggi), di grande valore. L'arte del F. è tipica manifestazione del "bel canto" napoletano: culmina nelle melodiche e amabili arie melodrammatiche, atte alla più seducente ornamentazione vocale. ...
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Compositore, nato a Castellammare di Stabia il 24 febbraio 1846, morto a Londra il 27 gennaio 1922. Studiò con S. Mercadante e P. Serrao. Svolse attività didattica, quale maestro di canto alla Reale Accademia [...] di Londra. Compose un'opera, Wallenstein, rappresentata a Napoli nel 1878. La sua notorietà è dovuta alla composizione di romanze e canzonette su testo italiano o napoletano, tra le quali la celebre Funiculì-Funiculà (1880). ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] delle avanguardie storiche s'innestava in quella del degrado napoletano ed evocava in contrappunto la dolcezza di quell' non ci torno più, rappresentato per la prima volta al Teatro Studio di Milano.
Kantor è al centro del proprio spettacolo, vestito ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...