ROMANO, Adriano (Adriaan van Roomen; lat. Adrianus Romanus)
Amedeo Agostini
Matematico fiammingo, nato a Lovanio il 29 settembre 1561, morto a Magonza il 4 maggio 1615. Studiò matematica e medicina prima [...] sphericorum (Magonza 1609), introducendo dei simboli per indicare le funzioni circolari e risolvendo i triangoli sferici coi soli teoremi del seno, del coseno e delle cotangenti. Oltre a un commento all'Algebra di al-Khuwārizmī, si devono ...
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CALLEGARI, Pietro
Piero Delsedime
Piero Zama
Nacque a Faenza il 9 ott. 1796 da Domenico e da Maria Marchetti. Nel seminario faentino, che godeva di buona fama e già aveva avuto tra gli alunni Vincenzo [...] dell'analisi algebrica, ed utilizzate già da Lagrange e Lacroix. In questo modo il C. giunge a dimostrare alcuni teoremi e a legittimare alcuni metodi classici come il "canone dei coefficienti indeterminati".
Tutta la memoria si presenta come una ...
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ipotesi
ipotesi in logica, enunciato che viene assunto per indagarne le conseguenze, a prescindere dalla sua eventuale verità fattuale: nelle dimostrazioni per assurdo, per esempio, si assume come ipotesi [...] ha la funzione di isolare un certo insieme di enti all’interno di una più vasta classe come nell’ipotesi del teorema precedente in cui, fra tutti i triangoli, si considerano solo quelli equilateri.
☐ In statistica, nella procedura di → verifica delle ...
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metateoria
metateoria teoria che ha come oggetto di studio un’altra teoria, che ne costituisce la sua teoria oggetto, di cui indaga caratteristiche, formalizzazioni, sintassi e semantica. I risultati [...] metateorie è dunque infinita. Per esempio, il sistema di assiomi di Peano, che formula le proprietà e i teoremi dell’aritmetica in un linguaggio logico predicativo (linguaggio dei predicati), costituisce la metateoria dell’aritmetica che ne è la ...
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Matematico (Shrewsbury 1734 - Plealey, Shrewsbury, 1798), prof. a Cambridge (1760), dottore in medicina (1767), esercitò la professione in un ospedale di Cambridge (1770), ma dopo alcuni anni dovette abbandonarla [...] (curvoidi) o sopra una curva (epicurvoidi). Più originale appare la parte che si riferisce alla teoria dei numeri, dove sono enunciati molti nuovi teoremi, alcuni dimostrati, altri no: tra questi resta famoso il "problema di W." proposto nel 1770. ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] nuove strade alla ricerca considerando come contenuto della matematica le operazioni con i simboli (si pensi, per es., al teorema della base e agli spazi di Hilbert), i suoi precedenti specifici, in materia di fondamenti (nel 1899 aveva pubblicato ...
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Matematico, socio dell'accademia nazionale dei Lincei. Figlio dello scrittore Enrico, è nato a Venezia il 14 agosto 1865. Laureato a Padova (1886), si volse, per l'impulso del suo maestro Giuseppe Veronese, [...] , in Encycklopädie der mathematischen Wissenschaften, III, 11 (Lipsia 1903-1915). Qui basterà ricordare i due teoremi fondamentali sulle superficie razionali: razionalità delle involuzioni piane e condizioni di razionalità espresse con l'annullamento ...
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L'Ottocento: matematica. Elasticita e idrodinamica
Gleb Mikhailov
Elasticità e idrodinamica
Il XIX sec. rappresenta per la storia della meccanica dei continui un periodo particolarmente importante, [...] essere così scritta
dove Ω e V sono i vettori di velocità del vortice e del flusso. Nel 1869 Thomson generalizzò i teoremi di Helmholtz a qualunque fluido barotropico.
Se i vortici esistono solo in un volume limitato di fluido e il fluido stesso è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ottica (perspectiva) è una delle discipline scientifiche che compiono i maggiori [...] Sole a opera delle gocce d’acqua.
L’eredità antica
L’ottica medievale si fonda su pochi principi e alcuni teoremi già dimostrati da Euclide. Secondo Euclide, i tre elementi essenziali che intervengono nel processo visivo sono costituiti dall’occhio ...
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geometria euclidea
geometria euclidea locuzione con la quale si intende in primo luogo la sistemazione su basi ipotetico-deduttive della geometria del piano e dello spazio operata da Euclide (sec. III [...]
A partire da tali principi vengono introdotte le definizioni (triangolo, poligono, mediana, diedro ecc.) e dedotti i teoremi (teoremi di Euclide, di Pitagora, di Talete, criteri di uguaglianza e di similitudine ecc.) della geometria elementare. Ogni ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile o intellettiva e il relativo oggetto,...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...