Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] per analogia d’uso o di forma. Esemplare, per capire la produttività di questi processi, è il caso di buccia, che Alberti usa per indicare l’esterno di una superficie; sullo stesso meccanismo, in altri luoghi e in altri tempi, l’analogia di funzione ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] quello di modo non finito (stavo vedendolo, volevo vederlo), ma non può stare dopo il participio passato (* ho vistolo); l’italiano non usa la soluzione intermedia, in cui il clitico è tra i due verbi, come in francese o in romeno: fr. je veux le ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] o basso.
Una seconda importante varietà della lingua italiana, definita prendendo in considerazione caratteristiche di chi la usa attivamente, è l’italiano giovanile. A partire dagli anni Sessanta, in Italia si è dedicata particolare attenzione ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] .
(c) La relativa appositiva seleziona i pronomi relativi in maniera peculiare: il quale in funzione di soggetto e oggetto si usa quasi solo nell’appositiva (40-41), mentre nelle restrittive non compare mai come soggetto (38) o oggetto (39):
(38) *i ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] per primi, seguiti a ruota dai possessivi, dimostrativi, numerali e così via (➔ aggettivi). Nella tradizione occidentale si usa infatti lo stesso termine, aggettivo, per elementi tra loro molto diversi sul piano semantico, ma che hanno sul piano ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] notano disparità significative nel rivolgersi a una persona (➔ convenevoli; ➔ saluto, formule di): se ci si rivolge a un uomo si usa il titolo corrispondente al suo ruolo, mentre alla donna ci si rivolge spesso con Signora o Signorina. Si notano qui ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] una pura e semplice mimesi dei versi prodotti dagli animali, ma mostrano esse stesse aspetti convenzionali. Infatti, ogni lingua usa parole onomatopeiche diverse per lo stesso referente; esemplare è il caso del canto del gallo, che è denominato in ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] doposcuola è, ad es., un’attività che si svolge dopo la scuola, il dopobarba un prodotto che si usa dopo la rasatura. Il tipo è piuttosto produttivo:
(9) entrobordo, lungolago, lungomare, senzadio, senzapatria, senzatetto, sottobicchiere, sottobosco ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] particolarmente alto di arcaismo, e concedendo nelle successive sempre maggiore spazio a voci condivise dalla prosa.
Così, Carducci usa quasi solo nei Juvenilia forme come turbo (accanto a turbine), spene (accanto a speme), rubello (accanto a ribelle ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] deittica del discorso originale» (Calaresu 2004: 25), sia perché dice dopo invece di il giorno successivo, sia perché usa il verbo deittico di movimento venire anziché andare, più adeguato al contesto.
Oltre alle regole inerenti alla deissi, il ...
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usa e getta
uṡa e gétta locuz. usata come agg., invar. – Nel linguaggio commerciale, detto di oggetti e prodotti destinati al consumo immediato e di cui ci si serve una volta sola e poi si buttano via: siringhe sterili, bicchieri, piatti e...