• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BILLI, Vincenzo

di ** - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968)
  • Condividi

BILLI, Vincenzo

**

Nato a Brisighella (Ravenna) il 4 apr. 1869, studiò il flauto, il pianoforte e la composizione dapprima col padre Giuseppe (direttore del conservatorio di Pesaro, morto a Urbania nel 1903), completando poi la sua educazione musicale al conservatorio di Pesaro. Dotato di facile vena, a vent'anni scrisse due operette,Al chiaro di luna e Scompartimento per signore sole, con le quali qualche anno dopo colse i suoi primi successi a Firenze (Arena Nazionale, 25 marzo 1891, e Alhambra, 6 luglio 1894), rivelando una inclinazione particolare alla musica leggera. Continuati nel contempo lo studio dei classici e la composizione di musica non leggera, anch'essa favorevolmente accolta dal pubblico e dalla critica, il B. si fece apprezzare pure come direttore d'orchestra in Francia, in Spagna, in Olanda e in Inghilterra.

La sua fama, però, rimase maggiormente legata alle musiche leggere, nelle quali seppe talora raggiungere concreti valori musicali e che ebbero rapida diffusione anche all'estero.

La sua vasta produzione di canzoni, di ballabili, di serenate per orchestrina, di barcarole per pianoforte, di liriche da camera, di pezzi per mandolino o violino e pianoforte, di operette per adulti e per ragazzi, ecc., fu quasi tutta stampata a Firenze, a Milano e a Trieste; di molte pubblicazioni si è avuto il ripristino fino al 1958 e al 1964. Fra le operette (genere che proprio nei primi decenni del 1900 aveva in Italia il suo momento migliore) si ricordano: Una gara in famiglia, per voci di giovanette, su testo di P. Mondego tratto dalle Storie allegre di C. Collodi (Firenze 1900),La camera oscura, libretto di P. Santarone, di grande successo (Roma, Teatro Eliseo, 16 maggio 1921),Lo sciopero dei burattini, libretto di N. Vitali (Roma, Teatro Odescalchi, 15 maggio 1927),La bambola, per collegi, testo di D. Monteleoni (Alessandria d'Egitto, Alhambra, 20 giugno 1927),La trovata d'Arlecchino, operetta fiabesca su testo del Vitali (Firenze 1928),La pietra dello scandalo, testo di L. Latini in vernacolo fiorentino (Firenze 1932),Il ciarlatano, libretto di U. Poggi (Firenze s.a.), e inoltre le musiche per scena su testo di M. Pasini,I grilli del focolare e Incanto di primavera (Milano 1932 e 1933). Altre composizioni da ricordare sono: Campane a sera, pezzo caratteristico per pianoforte, op. 316 (Milano 1916), assai elogiato dal Bonaventura; Album di pezzi facili per pianoforte (Milano 1916); Età felice. Sei pezzettini facilissimi per pianoforte a quattro mani nell'estensione di cinque dita, op. 310 (Milano 1915) e Il Paradiso dei bambini. Sei pezzi facili per pf. a quattro mani..., op. 337 (Milano 1919); Six morceaux faciles pour violon à la première positton avec accompagnement de piano, op. 314 (Milano 1916) e Le premier succès. Six morceaux faciles pour violon à la première position…, op. 364 a 369 (Milano 1922); alcune fantasie per pianoforte a quattro mani sulle opere Risurrezione di F. Alfano, op. 239 (Milano 1911),Il grillo del focolare di R. Zandonai, op. 255 (ibid. 1911),Giovanni Gallurese di I. Montemezzi, op. 256 (ibid. 1912), e notissime canzoni-valzer, quali Non ritornate rondini,Madrigale,Serenata interrotta,Pattuglia cinese.

Negli ultimi anni della sua attività il B. s'interessò alla poesia e al canto popolare, pubblicando a Firenze nel 1936 un libro di versi,Battute d'arresto, e nel 1937 i Celebri stornelli e canti popolari toscani, da lui raccolti ed elaborati. Morì a Firenze il 20 dic. 1938.

Bibl.: Necrologio, in Musica d'oggi, XXI(1939), p. 37; A. Bonaventura,La imitazione pianistica delle campane, in L'Arte pianistica nella vita e nella cultura musicale, V(1918), n. 8, pp. 3 s.; A. De Angelis,L'Italia musicale d'oggi. Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 69 s.; C. Schmidl,Diz. univ. dei musicisti, I, p. 185; Suppl., p. 100; Enciclop. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 262.

Vedi anche
mùsica leggèra mùsica leggèra (o di consumo) Produzione musicale di consumo, e in particolare il genere della canzone con i suoi sottogeneri, corrispettivo della pop music anglosassone. Nel corso del Novecento in Italia la musica leggeral., tradizionalmente contrapposta alla musica cd. colta, ha subito le influenze ... mandolino Strumento a corde che si suona con il plettro, della famiglia del liuto, di uso tipicamente popolare. Nato in Italia nel 18° sec. come derivazione della mandola, da cui differisce per le minori dimensioni e per l'esiguità del manico, si diffuse specialmente nelle regioni meridionali. Ne esistono diversi ... direttóre d'orchèstra direttóre d'orchèstra Chi dirige le esecuzioni musicali di un insieme di strumentisti. Sebbene la necessità di una guida ritmica ed espressiva fosse riconosciuta fin dall'antichità, l'uso di una gestualità manuale convenzionale risale al Medioevo, al praecentor, cioè al direttore di coro del canto gregoriano, ... violino Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua forma attuale alla fine del Cinquecento (violino fig.), è costituito ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Musica
Vocabolario
bill
bill ‹bil› s. ingl. (pl. bills ‹bil∫›), usato in ital. al masch. – 1. a. Nella pratica costituzionale anglosassone, disegno di legge presentato a una camera legislativa. Anche, talora, la legge stessa votata (che più propriam. prende il...
billo
billo s. m. [prob. dalla voce billi billi, usata in qualche regione, tra cui la Toscana, per chiamare le galline e i tacchini], tosc. – Tacchino.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali