sacrario
sacràrio s. m. [dal lat. sacrarium, der. di sacrum «cosa sacra»]. – 1. Nell’antica Roma, spazio o sala, presso i templi, dove si custodiva la suppellettile sacra. Anche, il luogo della casa [...] più interna della chiesa: Lorenzo ... con quegli amici, che egli aveva intorno, nel s. del tempio si rinchiuse (Machiavelli). 3. Cappella o ambiente in cui sono raccolti i resti o i ricordi di persone benemerite della patria: il s. dei caduti. 4. fig ...
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perdono
perdóno s. m. [der. di perdonare]. – 1. a. L’atto di perdonare, il fatto di esser perdonato: chiedere, domandare p.; implorare, impetrare, ottenere il p.; dare, concedere, rifiutare il p.; ti [...] alla crociera della basilica di S. Maria degli Angeli, ad Assisi; anticam. si chiamò così il luogo stesso (chiesa, santuario, cappella, ecc.) cui era connessa l’indulgenza: Così li ciechi a cui la roba falla, Stanno a’ perdoni a chieder lor bisogna ...
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pigna
s. f. [lat. pīnea, propr. femm. sostantivato dell’agg. pineus «di pino»]. – 1. Nome con cui è comunem. indicato lo strobilo femminile della famiglia pinacee, detto anche pina o cono, formato da [...] un pilastro, a una fontana, e sim. b. Per analogia, il coronamento della cima di un campanile: perfino il campanile della cappella portava schiacciata la p. dai ripetuti saluti del fulmine (I. Nievo). 4. Oggetto di forma simile a una pigna. In partic ...
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reposizione
repoṡizióne s. f. – Variante di riposizione, a cui è preferita in alcuni usi tecnici o specifici; per es., in chirurgia, r. di un arto slogato, r. in asse dei monconi ossei fratturati, e [...] che conclude la Messa vespertina «in Coena Domini» del giovedì santo, durante il quale si porta in processione alla cappella o al luogo della reposizione la pisside con le ostie consacrate per la comunione da distribuire ai fedeli nella celebrazione ...
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rilettura
s. f. [comp. di ri- e lettura]. – 1. Seconda, nuova o più attenta lettura: r. delle bozze di stampa; un’attenta r. mi ha fatto scoprire aspetti positivi del romanzo che prima mi erano sfuggiti. [...] attuale: una r. in chiave moderna dell’«Eneide», del «Prometeo» di Eschilo, del teatro shakespeariano, dell’«Otello» di Verdi, come critica, regia, esecuzione; il restauro della Cappella Sistina ha comportato una r. dell’opera michelangiolesca. ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: [...] l’episodio e che si celebra il 6 agosto; con uso per lo più assol., rappresentazione pittorica o plastica della scena della trasfigurazione: la T. di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova; la T. di Raffaello, nella Pinacoteca Vaticana. ...
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cimitero
cimitèro (ant. e poet. cimitèrio, ant. ceme-tèr[i]o) s. m. [dal lat. tardo coemeterium, gr. κοιμητήριον «dormitorio, cimitero», der. di κοιμάω «mettere a giacere»]. – 1. a. Luogo destinato alla [...] (detto anche, quando indica i cimiteri dei cristiani, camposanto): i viali, le tombe, la cappella del c.; c. monumentale, con sepolture costituite in genere da cappelle e monumenti; c. di guerra, in cui sono riunite le salme dei soldati caduti in ...
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lampanaio
lampanàio s. m. [der. di lampana], tosc. – 1. (f. -a) Chi fabbrica o vende lampade, cioè lumi. 2. ant. Lampadario, complesso di più lampade: fusse fatto un l., intorno alla cappella, di trenta [...] lampadi d’argento (Vasari) ...
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ignudo
agg. [variante, non sicuramente spiegata, di nudo], letter. – Lo stesso che nudo, di cui non ha però tutti gli usi: era mezzo i.; i. nato, completamente nudo (cioè: nudo così com’è, o com’era, [...] corporale (e titolo di un’opera di Luigi Pirandello); sono comunem. dette ignudi le venti figure di giovani nudi (opera di Michelangelo) che, nella volta della Cappella Sistina, inquadrano, a gruppi di due, le raffigurazioni di episodî della Genesi. ...
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dipingere
dipìngere (ant. o region. dipìgnere) v. tr. [lat. depingĕre, comp. di de- e pingĕre «dipingere»] (io dipingo, tu dipingi [ant. dipigni], ecc.; pass. rem. dipinsi, dipingésti [ant. dipignésti], [...] d. una tela, una tavola, ecc.; d. un quadro, farlo. b. Adornare di pitture: d. una sala, una volta, un soffitto, una cappella; d. un vaso. 2. a. poet. Colorire, ravvivare con colori: Non avea pur natura ivi dipinto (Dante); prov., marzo tinge, april ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di culto, nell’ambito di un maggiore e più...
Da documenti trovati tra le carte di A. Pinetti, risulta che la data della nascita è il 5 giugno 1711; e che l'esatta grafia del cognome è Capella.
Bibl.: C. C., in Bergomum, giugno 1936.