vantare
v. tr. [lat. tardo vanĭtare, propr. «essere vano», der. di vanus «vano», vanĭtas «vanità»]. – 1. a. Parlare di qualche cosa in tono elogiativo, sia per dimostrare il proprio compiacimento sia [...] mi piace la gente che si vanta; si vanta troppo perché gli si possa credere. Non faccio per vantarmi, ma ..., frase frequente per introdurre, con vera o finta modestia, l’enunciazione di un fatto che costituisca merito: non faccio per vantarmi, ma ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] l. da un’apertura; raro, il l. del sole, delle stelle; l. di luna si alterna col più frequente chiaro di luna, soprattutto in alcune frasi: c’era un bellissimo l. di luna; passeggiare, fare una gita in barca a l. di luna; fig., a questi l. di luna (v ...
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bene1
bène1 avv. [lat. bĕne] (in posizione proclitica, si tronca in ben). – 1. a. È l’avverbio corrispondente all’agg. buono, e significa perciò in modo buono, retto, giusto, o conveniente, opportuno, [...] affari vanno b.; questa volta è andata b. (ma, gli è andata b., se l’è cavata o sim.; frequente, nell’uso, la frase di valore concessivo bene, o per bene, che ti vada,..., o sim., per quanto possa riuscirti bene); quest’anno, mio figlio va abbastanza ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] che a tutti è noto, o si meraviglia per cose normalissime come se fossero una novità; eri ancora nel mondo della l., frase equivalente a «non eri ancora nato». c. Il mutevole aspetto del disco lunare nella successione delle varie fasi ha fatto sì che ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] i.; uscì con una battuta, con una trovata i.; della persona: sei stato veramente i. con quella frase. Con sign. più tenue, locuzione i., che non esprime adeguatamente il pensiero, o linguisticamente impropria. e. Mal fatto, mal riuscito, brutto: ha ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] da vocale (es., la t di moto); g. medio, se finale di sillaba, o preceduta da altra consonante, o iniziale assoluta di frase fonetica (es., s, m, r, t di smorto); g. intenso (o rafforzato), che nella grafia si rappresenta raddoppiando il segno, se la ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] della gamba (v. gamba); più largo che l., di persona grassa e bassa di statura; io non lo guardo quanto è l., frase con cui si usa esprimere astio, noncuranza o disprezzo verso qualcuno. 2. Con valore temporale: a. Che si estende nel tempo, che dura ...
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costrutto2
costrutto2 s. m. [uso sostantivato di costrutto1]. – 1. Ordinato accostamento delle parole nella frase, in modo da esprimere un concetto determinato; o la frase stessa: vidi che con riso Udito [...] : il c. delle sue parole dovrebbe esser questo; discorso senza c., senza senso, senza consistenza; un affastellamento di frasi da cui non si ricava alcun serio costrutto. 3. fig. Risultato positivo, effetto utile: Renzo ... dovette riprendersi le ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] ’ordine normale è invertito, come accade frequentemente nel verso, e non di rado anche nella prosa e nella lingua parlata, come nella frase dantesca «Lo collo poi con le braccia mi cinse». Di conseguenza, fare la c. di una proposizione, di un periodo ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così [...] che lavoro a tempo, e quindi retribuzione a economia, basata sulla durata del lavoro. Economie fino all’osso, celebre frase che riassume e caratterizza il programma economico sostenuto da Q. Sella, ministro delle Finanze nel governo Lanza dal 1869 al ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...