simultaneo
simultàneo agg. [dal lat. mediev. simultaneus, der. del lat. simul «insieme, nello stesso tempo», sul modello del lat. tardo momentaneus «momentaneo»]. – Che avviene nello stesso momento, [...] , la traduzione in lingue diverse da quella usata dagli oratori nei loro discorsi o interventi, effettuata, frase per frase, via via che questi vengono pronunciati, da un interprete specializzato (interprete s.); impianto di traduzione s ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] il rossor dato l. (Boccaccio); più spesso, dar motivo, dare occasione, provocare, causare: il suo contegno diede l. a sospetti; la frase è ambigua e può dar l. a equivoci; lo scandalo diede l. a un processo rimasto famoso. Avere luogo, esser fatto ...
Leggi Tutto
scioglilingua
scioglilìngua s. m. [comp. di sciogliere e lingua], invar. – Gioco di parole costituito da una frase o serie di parole, talvolta senza senso compiuto, che, contenendo frequenti allitterazioni [...] «trentatré trentini entrarono tutti e trentatré trottando in Trento»); costituisce un gioco o un esercizio per superare difficoltà di pronuncia: dire uno sc.; pare uno sc., è proprio uno sc., con riferimento a parola o frase difficile da pronunciare. ...
Leggi Tutto
equivocare
v. intr. [der. di equivoco; cfr. lat. tardo aequivocare «chiamare con lo stesso nome più cose»] (io equìvoco, tu equìvochi, ecc.; aus. avere). – 1. Sbagliare nel significato delle parole, [...] nell’interpretazione di una frase; talora, anche, dare volutamente a una parola, a una frase, un significato diverso da quello che avevano nelle intenzioni di chi le ha pronunciate: hai equivocato sulle sue parole. 2. Confondere tra loro cose diverse ...
Leggi Tutto
laudator temporis acti
‹... tèmporis ...› (lat. «lodatore del tempo passato»). – Espressione di Orazio (Ars poetica, 173), che attribuisce questa qualità agli anziani, considerandola, insieme con altre, [...] tempo passato, quando egli era fanciullo»). È frase assai frequentemente usata con riferimento sia a chi, più genericamente (ma anche con senso più vicino a quello della frase oraziana) a quelle persone anziane che troppo spesso e noiosamente parlano ...
Leggi Tutto
discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] di discussione e di sviluppo: proporre, iniziare un nuovo d.; un d. che dovrà essere ripreso e concretato; spec. nella frase, anche troppo abusata, portare avanti un d., o il d., mettere in discussione un progetto, un’iniziativa, cercando di tradurli ...
Leggi Tutto
risultante
(meno com. resultante) agg. e s. m. e f. [part. pres. di risultare]. – 1. agg. Proveniente, derivante: i danni r. da questa proposta sono evidenti; l’effetto r. è apprezzabile. 2. a. s. m. [...] , dall’ente che si intende come risultante: così, per es., si sottintende vettore e si usa di conseguenza il maschile nella frase il r. di due o più vettori (il vettore che risulta dalla composizione di questi), mentre si sottintende forza e si usa ...
Leggi Tutto
velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: [...] l’animo e la mente: scritti, insegnamenti v.; una dottrina velenosa. b. Pieno di astio, di rancore, di perfidia: una frase, una risposta v.; parole v., dettate da odio o livore e rivolte a offendere: la buona donna ..., sentendosi così mordere, fece ...
Leggi Tutto
denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] credito, di mantenere l’anonimato (come se si fosse scelto di pagare in contanti). Il d. è il nervo della guerra, frase proverbiale con cui s’intende significare sia l’estrema importanza che hanno sulla condotta e sull’esito delle guerre i potenziali ...
Leggi Tutto
absit iniuria verbo
‹... ini̯ùria ...› (lat. «sia lungi dalla parola l’offesa»). – Adattamento di una frase dello storico latino Tito Livio (che nel libro IX, cap. 19 della sua storia di Roma Ab urbe [...] condita dice: absit invidia verbo); si usa talora, anche nella forma del plur., absit iniuria verbis, con lo stesso senso della frase italiana sia detto senza offesa. ...
Leggi Tutto
Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...