pulp
〈pḁlp〉 s. ingl. [propr. «pasta di cellulosa», poi «carta scadente», usata per le riviste popolari; termine con cui si indica, spec. negli Stati Uniti d’America, una pubblicazione sensazionalistica], [...] aggressivo ma spiritoso, e dando quindi l’impressione di non partecipare del tutto a quel che si rappresenta: un film p.; il gusto del pulp. 2. Romanzo popolare ricco di colpi di scena e di esibizioni esagerate di violenza e di sangue, spec. con ...
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lega2
léga2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Materiale metallico ottenuto per solidificazione di una miscela fusa costituita da un metallo cui vengono aggiunti uno o più elementi (anche [...] vocaboli, prosa di buona l.; i miei sonetti son pochi, di bassa l. (Redi); scherzo di cattiva l., di cattivo gusto; gente di bassa l., di condizione o di comportamento riprovevole, moralmente discutibile; non pratico individui di quella l., di quella ...
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crepuscolare
agg. [der. di crepuscolo]. – 1. a. Del crepuscolo, che è proprio del crepuscolo: luce, bagliore c.; cielo c.; l’ora c.; ti levasti su quasi ribelle Alla perplessità c. (Gozzano). b. Che [...] e altri) i quali, più che costituire un vero movimento poetico, condivisero un comune stato d’animo o atteggiamento del gusto: al dannunzianesimo fino allora imperante opposero una poesia prosastica che, in toni dimessi, incerti fra la malinconia e l ...
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aristocratico
aristocràtico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἀριστοκρατικός; v. aristocrazia] (pl. m. -ci). – 1. Che appartiene all’aristocrazia: famiglia a.; anche sost.: è un a., spec. di chi ha modi [...] di un vino, ne esalta le qualità eccezionali, sia per le origini, sia per l’annata di produzione o la finezza del gusto. 2. In senso politico, governo a., formato da esponenti dei ceti più elevati; come s. m., gli a., gli esponenti o fautori ...
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crepuscolarismo
s. m. [der. di crepuscolare]. – Nella letteratura italiana contemporanea, l’insieme della poesia, del gusto, dell’atteggiamento psicologico e dei modi espressivi dei poeti «crepuscolari». ...
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erotico
eròtico agg. [dal lat. tardo erotĭcus, gr. ἐρωτικός, der. di ἔρως -ωτος «amore», prob. attraverso il fr. érotique] (pl. m. -ci). – 1. a. Di amore, dell’amore, come fatto fisiologico: desiderî [...] sessuali: cibo e., bevanda e., afrodisiaci; danze erotiche. ◆ Avv. eroticaménte, sotto l’aspetto erotico, con particolare gusto o interesse per i fatti, gli argomenti, le descrizioni riguardanti il sesso: racconti di ambiente cortigiano, eroticamente ...
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macabro
màcabro (raro macàbro) agg. [dal fr. macabre, dalla locuz. danse macabre, alteraz. di danse de Macabré (1376) dove, ma è opinione discussa, Macabré sarebbe un nome proprio tratto dalle canzoni [...] , sia per la presenza di cadaveri, sia perché truce, orrida in sé: fu lui a fare la m. scoperta; un m. spettacolo; gusto m., di chi accorre curioso a vedere scene o spettacoli di tal genere. Sostantivato, con valore neutro: c’è del m. in tutto questo ...
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spagnolesco
spagnolésco agg. [der. di spagnolo] (pl. m. -chi), spreg. – Spagnolo, proprio degli Spagnoli; conforme al gusto del fastoso e del magniloquente che si considera tipico degli Spagnoli: boria [...] s.; cerimoniosità s.; atteggiamenti, comportamenti s., altezzosi e pieni di sussiego. ◆ Avv. spagnolescaménte, non com., con modi e in forme spagnolesche: una casa arredata spagnolescamente ...
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ecogastronomico
(eco-gastronomico), agg. Tipico della gastronomia che utilizza prodotti e sistemi di preparazione dei cibi rispettosi dell’ambiente. ◆ A Londra si fa la fila per un posto da Marco Pierre [...] Bronner, Repubblica, 9 marzo 1999, p. 21, Cronaca) • Brutta la «pagella ecologica»: Roma è sessantottesima. Bene quella del «gusto», l’offerta ecogastronomica è tra le prime cinque. (Corriere della sera, 23 dicembre 2003, p. 50, Cronaca di Roma ...
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spagnolismo
s. m. [der. di spagnolo]. – 1. Termine, locuzione o costruzione sintattica spagnola, introdotta in altra lingua, sia nella forma originaria sia con adattamento strutturale (cfr. ispanismo). [...] 2. Usanza venuta dalla Spagna; in partic., gusto del magniloquente nel parlare, del fastoso e dell’appariscente nel vivere; tendenza ad apparire più di quanto si sia, soprattutto economicamente (secondo il modo di vita reputato proprio degli Spagnoli ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
Gli organi del...