proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] . mani; con soggetto di cosa: ogni casa ha il p. giardino; i modelli sono contrassegnati ciascuno con un p. numero; stelle che splendono di luce propria. Specificamente, è usato invece del possessivo di 3a pers. nelle frasi con soggetto indeterminato ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] come quelli che esprimono le distanze in astronomia, quando si adoperino a tale fine i chilometri anziché gli anni-luce); c. tonda, il numero più vicino in unità o decine o centinaia ecc.: sarebbero 497 euro, in c. tonda 500; la spesa è di euro 12,25 ...
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trasformatore
trasformatóre s. m. [der. di trasformare]. – 1. (f. -trice) Chi trasforma, chi, o che, ha la capacità e la funzione di trasformare: un t. di costumi; come agg.: avere una funzione trasformatrice. [...] e destinati a trasformare correnti a frequenza acustica, per es. negli impianti ad alta fedeltà; ecc.), in base al numero degli avvolgimenti (t. a due, tre, ecc. avvolgimenti: il trasformatore a tre avvolgimenti è usato vantaggiosamente in luogo di ...
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indicatore
indicatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo indicator -oris]. – 1. Chi indica; più spesso, dispositivo, apparecchio, scritta o altro elemento che indica o segnala qualche cosa: indicatori [...] . In matematica, nome di particolari funzioni aritmetiche; in partic., i. di Eulero-Gauss, funzione numerica ϕ(m) che dà, per ciascun numero m intero e positivo, il numero dei numeri interi positivi non superiori a m e primi con m. e. In economia, si ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] punto s., di una curva (in contrapp. a punto doppio, triplo, ...), nel quale è univocamente definita la tangente alla curva; numero periodico s. (in contrapp. a misto, v. periodico2, n. 2 b); proposizione s., in contrapp. a composta, v. proposizione ...
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soprannumero
soprannùmero agg. [comp. di sopra- e numero], invar. – Oltre al numero normale, in più rispetto al numero stabilito: la ditta non può fare nuove assunzioni, ha già dieci impiegati s.; più [...] com., nella locuz. avv. in s.: in questa classe vi sono tre allievi in soprannumero ...
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stalagmometro
stalagmòmetro s. m. [comp. del gr. στάλαγμα «goccia» e -metro]. – 1. In fisica, dispositivo per misurazioni relative di tensione superficiale di un liquido, costituito da una pipetta terminante [...] elettrico provvisto di milliamperometro, e quindi sottoposto a uno stillicidio regolabile di acqua; dopo la caduta di un certo numero di gocce, variabile da un tessuto all’altro, l’umidità attraversa il ritaglio e impregna la carta che, divenuta ...
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nielsbohrio
‹niilsbòrio› s. m. [dal nome del fisico danese Niels Bohr (1885-1962)]. – Nome proposto inizialmente per l’elemento chimico transuranico di numero atomico 105, ora chiamato hahnio, e poi [...] proposto (con simbolo Ns), ma ancora non accettato ufficialmente, per l’elemento transuranico di numero atomico 107; di tale elemento sono noti due isotopi, instabili, con numero di massa 261 e 262, ottenuti nel 1981. ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] (fu detto anche cavallata, tassa delle lance, tassa della cavalleria, diaria). 3. Usi analogici: a. Pezzo del gioco degli scacchi, in numero di due per ogni giocatore, che raffigura, su un piccolo piedistallo, la testa e il collo d’un cavallo; ha un ...
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cinquanta
agg. num. card. [lat. *quinquanta, da *quinquàginta, *cinquàginta per il lat. class. quinquaginta], invar. – Numero formato da cinque volte dieci, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe [...] aver passato i c., dopo i c., e sim. Con valore approssimativo o indeterminato: gliel’avrò detto c. volte, molte volte, un gran numero di volte. In composizione, cinquantuno, cinquantadue, ecc.; cinquantamila; centocinquanta, duecentocinquanta, ecc. ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...