carbonio
carbònio s. m. [der. del lat. carbo -onis «carbone»]. – Elemento chimico, di simbolo C, numero atomico 6, peso atomico 12,01; è un solido inodore, insapore, insolubile nei solventi ma solubile [...] ottenere artificialmente (per es., carbonizzando lo zucchero). I suoi composti si dividono in organici, in numero straordinariamente grande, aventi particolari strutture, e inorganici, comprendenti ossidi, carbonati, composti con non metalli (cloruro ...
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tasto
s. m. [der. di tastare]. – 1. Il tastare, quasi esclusivam. nell’espressione avv. al t., tastando: riconoscere qualche cosa al t.; andare al t., camminare tastando il terreno col bastone o le pareti [...] da 42 a 46, comprendenti le lettere dell’alfabeto, i segni convenzionali e di punteggiatura, i numeri, e tasti di servizio o operativi, il cui numero varia a seconda del modello di macchina, che consentono particolari funzioni (per es., il ritorno a ...
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binario1
binàrio1 agg. [dal lat. tardo binarius, der. di bini «due per volta»]. – 1. Composto di due unità, di due elementi: divisione b., nell’esercito, la divisione composta da due reggimenti di fanteria; [...] ordinaria. In elettronica, qualifica di dispositivi capaci di eseguire operazioni logiche e aritmetiche in base 2, costituiti da un certo numero di elementi, detti anch’essi binarî in quanto assumono due soli stati (per es., aperto e chiuso per un ...
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elevazione
elevazióne s. f. [dal lat. elevatio -onis]. – 1. a. L’atto, il fatto di elevare, di elevarsi, cioè di portare o di salire a una maggiore altezza: dare avvio ai lavori per l’e. del piano stradale; [...] linea di tiro con la linea di sito. e. In matematica, e. a potenza di un numero, l’operazione mediante la quale si ottiene la potenza (indicata dall’esponente) del numero base. 3. In senso concr., non com., luogo elevato, parte elevata, o più elevata ...
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protone
protóne s. m. [dall’ingl. proton, voce coniata intorno al 1920 dal fisico ingl. lord E. Rutherford of Nelson dal gr. πρῶτος «primo» col suff. -on di electron «elettrone»]. – In fisica, particella [...] pari a 2,79276 magnetoni nucleari. Si identifica con lo ione idrogeno, cioè con un atomo d’idrogeno privo del suo elettrone. I protoni costituiscono, insieme ai neutroni, il nucleo atomico; il loro numero nel nucleo di un determinato elemento è il ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] una parola; scrivere, leggere, incidere, cancellare una l.; imparare, conoscere le l. dell’alfabeto; parola formata di otto l.; scrivere un numero in tutte l. (anziché in cifre); l. latine, l. greche, l. ebraiche (più com. l. dell’alfabeto latino, o ...
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quadrinato
agg. [der. del lat. quadrini, numerale distributivo, «a quattro a quattro»], non com. – Propriam., composto di quattro elementi; si usa in partic., nel linguaggio militare, con riferimento [...] al numero di canne di un pezzo d’artiglieria, o al numero di armi uguali che, costituenti un impianto plurimo, possono essere disposte anche accoppiate a due a due: mitragliera q., lanciatore missilistico q., torretta q. (di carro armato), ecc. ...
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prevalenza
prevalènza s. f. [dal lat. tardo praevalentia, der. di praevalere «prevalere», praevalens -entis «prevalente»]. – 1. Il prevalere, l’essere prevalente; la condizione di ciò che ha più forza, [...] , con prevalenza di: la spiaggia è esposta a tutti i venti, con p. del maestrale. 2. In statistica medica, il numero dei casi di una malattia, o di un qualsiasi evento morboso, verificatisi in una determinata popolazione in un determinato periodo. 3 ...
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verso4
vèrso4 s. m. [dalla locuz. lat. folio verso «sulla parte posteriore del foglio»]. – Nello studio e nella descrizione dei rotoli di papiro e degli antichi codici, la parte posteriore di un papiro, [...] non per pagine: carta 44v (o 44v). Nell’uso librario moderno il verso è la pagina pari, cioè segnata con un numero pari, che in tipografia si chiama volta (in opposizione a bianca). Per estens., il termine è adoperato per indicare la parte posteriore ...
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codificazione
codificazióne s. f. [dal fr. codification, der. di codifier: v. codificare]. – 1. Il fatto, l’operazione di codificare, soprattutto come attività del potere legislativo di uno stato intesa [...] diritto commerciale ha perduto la sua fisionomia autonoma. 2. estens. a. Sistemazione ordinata e coerente di un determinato numero di regole o norme; in alcune discipline (statistica, sociologia, ecc.), riduzione a un determinato schema, secondo un ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti un insieme.
Matematica
Nell’uso...
Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia tracciano spesso un quadro parziale...