bamboccio /bam'bɔtʃ:o/ s. m. [affine a bambino, bambo]. - 1. (f. -a) [bambino grassoccio] ≈ [→ BAMBOLOTTO (2)]. 2. (f. -a) (estens.) [uomo tra goffo e ingenuo] ≈ allocco, babbeo, bietolone, semplicione, [...] sempliciotto, stolido, stolto, (fam.) tonto. ↔ dritto, furbacchione, furbo, (fam.) lenza, (fam.) (vecchia) volpe, volpone. 3. [giocattolo di stoffa in forma di figura umana] ≈ fantoccio, pupazzo. ‖ burattino. ...
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romanaccio /roma'natʃ:o/ s. m. [pegg. di romano], spreg. - 1. (f. -a) [abitante o nativo di Roma] ≈ romano. 2. (solo al sing.) [il dialetto di Roma] ≈ [→ ROMANO s. m. (2)]. ...
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effetto /e'f:ɛt:o/ s. m. [dal lat. effectus -us, der. di efficĕre "compiere"; nel sign. 7, sul modello del fr. effets]. - 1. a. [ciò che è prodotto da una determinata causa: rapporto tra causa ed e.; originare [...] da qualcosa: una scena che ha fatto il suo e.] ≈ impressione, sensazione, turbamento, [con riferimento a vicende liete o dolorose a cui si partecipa intensamente] commozione. ● Espressioni: fare effetto → □; fare l'effetto [avere l'apparenza, con la ...
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ira s. f. [lat. īra]. - 1. [sentimento, per lo più improvviso e violento, che può tradursi in parole concitate, atti rabbiosi e incontrollati: essere in preda all'i.] ≈ bile, collera, rabbia, stizza. ↑ [...] ); le mani gli tremavano dall’ira (E. De Amicis); m’assalì una fierissima stizza e mi sorse la tentazione di tirarmi uno o, volg., incazzatura (con il fam. eufem. incavolatura): perché non dici chiaramente qual è la ragione della mia arrabbiatura? (F ...
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Fabio Rossi
ira. Finestra di approfondimento
Modi e gradi dell'ira - Molti termini esprimono l’idea di un sentimento ostile, secondo diversi modi e gradi. Rabbia è il termine più fam. e com., in quasi [...] ); le mani gli tremavano dall’ira (E. De Amicis); m’assalì una fierissima stizza e mi sorse la tentazione di tirarmi uno o, volg., incazzatura (con il fam. eufem. incavolatura): perché non dici chiaramente qual è la ragione della mia arrabbiatura? (F ...
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scacciacani s. m. of. [comp. di scaccia(re) e cane]. - [arma da fuoco, caricata a salve, usata per incutere timore o come gioco di ragazzi: possedere una s.] ≈ pistola-giocattolo. ‖ pistola, revolver, [...] rivoltella ...
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trave s. f. (ant. o region. m.) [lat. trabs trabis]. - 1. (edil.) [elemento rettilineo, di legno o di metallo, adoperato con funzioni di sostegno in varie strutture: le t. del tetto, di un'impalcatura] [...] ≈ (non com.) puntone, [secondaria, trasversale] corrente, [usata come architrave] longherina, [di metallo, con funzione primaria] longherone, [di metallo, con sezione a doppio T] putrella, [secondaria, ...
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canutiglia /kanu'tiʎa/ s. f. (anche cannutiglia o cannotiglia; ant. canutiglio o cannutiglio m.) [dallo sp. cañutillo, dim. di cañuto "cannello"]. - 1. (tess.) [frangia di filo metallico ripiegato e ritorto, [...] adoperato in passamaneria] ≈ ‖ cordoncino, macramè, nappa, penero. ⇑ frangia, orlatura. ⇓ (non com.) grillotti. 2. (abbigl.) [cannellino di vetro usato per ornamento di cappelli, di vesti e sim.] ≈ ⇑ perlina ...
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ufficio /u'f:itʃo/ s. m. [dal lat. officium "dovere, cortesia, servigio; carica, funzione" (comp. di opus -ĕris "lavoro, opera" e -ficium "-ficio"); nel lat. tardo eccles. "funzione liturgica"]. - 1. (lett.) [...] fam.) poltrona, seggio. 2. (amministr.) a. [ognuna delle suddivisioni interne del lavoro di un grande ente pubblico o privato: u. (del) personale; u. commerciale; u. stampa] ≈ reparto, ripartizione, sezione. b. [ciascun organo decentrato e dipendente ...
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familiare (meno com. famigliare) [dal lat. familiaris, der. di familia "famiglia"]. - ■ agg. 1. [proprio della famiglia o ad essa riconducibile: abitudini f.; atmosfera f.] ≈ casalingo, domestico. ‖ intimo. [...] 2. (estens.) a. [che non risulta nuovo: paesaggio, luogo f.] ≈ conosciuto, noto. ‖ abituale, comune, consueto, ordinario, solito . ■ s. m. e f. [persona di famiglia, nel senso più lato di questa parola: rivedere i f.] ≈ congiunto, consanguineo ...
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FM
FM (o F.M.) 〈èffe-èmme〉 [ELT] Sigla (o abbrev.) dell'ingl. Frequency Modulation per indicare la modulazione di frequenza: v. modulazione di segnali: IV 83 c.
portatile
portàtile [agg., talora sostantivato m. o f. Der. di portare] [LSF] Che si può portare con sé e che può essere usato autonomamente in ogni luogo, in quanto, se occorrono per il suo funzionamento, dispone di proprie fonti di energia....