fastidio /fa'stidjo/ s. m. [dal lat. fastidium, der. di fastus -us "orgoglio, disdegno", prob. incrociato con taedium "tedio"]. - 1. a. [senso di insofferenza per cosa che dispiace o che mal si sopporta: [...] .) [disgusto verso qualcosa o qualcuno: avverto sempre più f. per lui e i suoi discorsi; venire in f.] ≈ antipatia, avversione, ciò che è causa di preoccupazione, spec. al plur.: avere dei f. con i vicini] ≈ grana, guaio, noia, problema, seccatura. ...
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fattore /fa't:ore/ s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre]. - 1. (f. -trice) (lett.) [chi fa, chi opera dando origine a qualcosa: i f. dell'unità italiana] ≈ artefice, creatore, (lett.) facitore, promotore. [...] , (ant., region.) massaro. 3. (estens.) [ciò che concorre a produrre un determinato effetto o risultato: i f. del progresso; f. climatici] ≈ condizione, elemento. 4. (matem.) [ciascuna delle quantità numeriche di una moltiplicazione: invertendo ...
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untorello /unto'rɛl:o/ s. m. [dim. di untore] (f. -a). - [persona da poco, per lo più incapace di procurare gravi danni: Va, va, povero u. (A. Manzoni)] ≈ ‖ povero cristo (o diavolo), pover'uomo. ...
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cavallerizzo /kaval:e'rits:o/ s. m. [dallo sp. caballerizo "capo della scuderia"] (f. -a). - [persona che va abitualmente a cavallo o esperta nel cavalcare] ≈ [→ CAVALIERE (1. a)]. ...
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femminista [der. di femmina] (pl. m. -i). - ■ s. m. e f. (soc.) [fautore o seguace del femminismo] ↔ antifemminista, fallocrate, maschilista. ‖ machista. ⇑ sessista. ■ agg. (soc.) [proprio del femminismo: [...] ideologia f.] ↔ [→ FEMMINISTA s. m. e f.]. ...
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uscio /'uʃo/ s. m. [lat. ōstium "porta, entrata", lat. tardo ūstium, affine a os oris "bocca, apertura"]. - 1. [spec. in Toscana, apertura che permette di entrare o uscire da un'abitazione: l'u. di casa; [...] uscire: aperta la via per gli occhi al core, Che di lagrime son fatti u. e varco (F. Petrarca)] ≈ passaggio, uscita, varco. □ infilare (o prendere) l'uscio (di casa) [andare via di soppiatto] ≈ (fam.) darsela a gambe, filarsela, (non com.) sbiettare ...
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fesso² [da fesso¹, attraverso il sign. eufem. del femm. fessa nell'Italia merid.], pop. - ■ agg. [che non è intelligente] ≈ imbecille, scemo, sciocco, stupido, tonto. ● Espressioni: pop., fare fesso [fare [...] raggirare, truffare, turlupinare, (ant.) uccellare. ■ s. m. (f. -a) [persona non intelligente, usato anche come epiteto registro, per designare una persona poco intelligente o poco furba. Babbeo (solo sost.), f., sciocco e tonto (il primo e ...
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poliziotto /poli'tsjɔt:o/ s. m. [der. di polizia] (f. -a). - 1. [chi lavora nella polizia di Stato] ≈ Ⓣ (burocr.) agente (di polizia o di pubblica sicurezza), (disus.) gendarme, guardia, (scherz., spreg.) [...] piedipiatti, (pop.) questurino, (spreg.) sbirro. ⇓ celerino. ● Espressioni: poliziotto privato → □. 2. (estens., spreg.) [uomo dai modi repressivi e vessatori] ≈ carabiniere, colonnello, despota, dittatore, ...
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fiato s. m. [lat. flatus -us]. - 1. [aria che esce dai polmoni nell'espirazione: f. che sa di sigaro] ≈ alito. 2. (estens.) [azione del respirare: trattenere il f.; una salita che mozza il f.] ≈ (ant.) [...] lett.) favellare, parlare; fig., sprecare il fiato ≈ parlare al vento (o a vuoto), sfiatarsi, (fam.) spolmonarsi. ▲ Locuz. prep. (con rapidamente e senza interruzione: libro che si legge (tutto) d'un f.] ≈ in un batter d'occhio, in un colpo. 3. ( ...
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figlio /'fiʎo/ s. m. [lat. fĭlius] (f. -a). - 1. [chi è generato, visto rispetto ai genitori: f. adottivo, unico] ≈ (fam.) figliolo, [maschio, di famiglia nobile] rampollo. ↔ ‖ *genitore, *madre, *padre. [...] trovatello; fig., volg., figlio d'un cane (o di puttana o di buona donna) 1. [persona disonesta e spregiudicata subisce le influenze dell'ambiente, delle condizioni sociali e sim.: è un f. del popolo; fu vero f. del suo tempo] ≈ prodotto, risultato. ...
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FM
FM (o F.M.) 〈èffe-èmme〉 [ELT] Sigla (o abbrev.) dell'ingl. Frequency Modulation per indicare la modulazione di frequenza: v. modulazione di segnali: IV 83 c.
portatile
portàtile [agg., talora sostantivato m. o f. Der. di portare] [LSF] Che si può portare con sé e che può essere usato autonomamente in ogni luogo, in quanto, se occorrono per il suo funzionamento, dispone di proprie fonti di energia....