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kamikaze

di Margherita Zizi - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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kamikaze

Margherita Zizi

Combattenti votati alla morte

Kamikaze, che in giapponese significa «vento divino», era il nome dato a un corpo volontario di aviatori nipponici che durante la Seconda guerra mondiale avevano la missione di gettarsi con i loro aerei carichi di esplosivi contro l’obiettivo nemico. In seguito il termine è stato esteso a tutti quegli individui o gruppi di individui che compiono missioni o atti di terrorismo suicidi

Il suicidio come arma

In tutte le guerre chiunque sia impegnato in prima persona nelle operazioni belliche è consapevole di avere un’alta probabilità di incontrare la morte. In tutte le guerre e in tutti gli eserciti, inoltre, non sono mai mancati gli atti di eroismo in cui singoli individui o gruppi di individui sacrificano consapevolmente la propria vita per salvare i compagni o per conquistare un obiettivo militare. Tuttavia, solo con i kamikaze giapponesi durante la Seconda guerra mondiale l’azione suicida si trasforma in una tattica militare istituzionalizzata e impiegata su larga scala, con corpi speciali addestrati specificamente a questo scopo.

Il ricorso ai kamikaze non evitò la sconfitta al Giappone (v. anche Giappone, storia del), ma fu indubbiamente efficace in quanto riuscì a sconcertare il nemico cambiando le ‘regole del gioco’ delle operazioni militari, che hanno lo scopo di infliggere perdite all’avversario assicurando il più possibile la sopravvivenza dei propri uomini: in questo caso invece è il nemico stesso che si autodistrugge.

I kamikaze giapponesi nella Seconda guerra mondiale

In giapponese si chiamava Kamikaze («Vento divino») l’uragano che nel 13° secolo respinse e fece affondare la flotta dell’invasore Genghiz khan, e fu proprio questo il nome dato a un corpo speciale di aviatori nipponici addestrati a compiere missioni suicide durante la Seconda guerra mondiale. I kamikaze furono l’ultima, estrema risorsa cui fece ricorso il Giappone per vincere la guerra – ormai perduta – contro gli Alleati. Nell’ottobre del 1944, durante la battaglia di Leyte, un’isola delle Filippine, una squadra di piccoli aerei imbottiti di carburante ed esplosivo si lanciò contro le navi statunitensi. Gli attacchi dei kamikaze si intensificarono l’anno successivo nelle battaglie cruciali di Iwo Jima e di Okinawa, infliggendo perdite notevoli alla marina americana. Oltre 250 navi, tra cui alcune portaerei, vennero affondate o gravemente danneggiate. In queste incursioni suicide trovarono la morte 4.615 kamikaze giapponesi.

Questi volontari del suicidio portavano alle estreme conseguenze il rigido codice d’onore militare dell’esercito nipponico, che imponeva loro di non arrendersi mai e di trovare la morte in battaglia. In una situazione disperata, infatti, i soldati giapponesi dovevano uccidersi con le proprie armi o buttarsi all’assalto senza armi in una specie di suicidio collettivo, ma non dovevano mai arrendersi. Essere fatti prigionieri era considerato un disonore, una sorta di morte civile.

I kamikaze nei gruppi terroristici contemporanei

Nel corso degli ultimi decenni del Novecento la tecnica dei kamikaze è stata ‘esportata’ in Medio Oriente, dove è divenuta una triste costante nel sanguinoso e interminabile conflitto tra Palestinesi e Israeliani. Gli attacchi kamikaze hanno assunto un ruolo di primaria importanza nel terrorismo internazionale legato al fondamentalismo islamico sviluppatosi a partire dagli anni Novanta.

Diretto soprattutto contro Israele e gli Stati Uniti, esso si è imposto all’attenzione mondiale con gli attentati di New York e Washington dell’11 settembre 2001, in cui è stata usata la tecnica dei kamikaze giapponesi. A differenza di questi, però, i kamikaze islamici non attaccano esclusivamente obiettivi militari, ma fanno strage tra la popolazione civile, colpendo cittadini inermi, donne e bambini. I combattenti suicidi vengono reclutati spesso tra giovani e giovanissimi, che accettano di sacrificare la propria vita nella prospettiva di diventare martiri della fede, ai quali spettano onori e considerazione sulla Terra e un posto privilegiato in Paradiso. A seguito del recente moltiplicarsi degli attentati suicidi e delle stragi di innocenti, da più parti è stata invocata una risoluzione dell’ONU che condanni il terrorismo kamikaze come crimine contro l’umanità.

Vedi anche
Giappone Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del Giappone, Jih Pen Kuo («il paese dell’origine del sole»). Giappone, insieme con le omologhe forme nelle altre lingue occidentali, ... Boko Haram – Locuzione (in lingua Hausa “la cultura occidentale è sacrilega”) comunemente impiegata per indicare il movimento fondamentalista islamico Jamāʿat Ahl al-Sunna lil-Daʿawah wa al-Jihād (in arabo “Gruppo del popolo della Sunna per la propaganda religiosa e la Jihad”), fondato nel 2002 dall’imām della ... jihad (ar. gihād) Nel linguaggio religioso islamico, la ‘guerra santa’ contro gli infedeli, per l’espansione della comunità ed eventualmente per la sua difesa. È un dovere collettivo, ma in base alle decisioni del capo della comunità, può divenire un obbligo individuale di tutti i credenti. Ha inoltre un ... Cecenia (russo Čečnja) Repubblica della Federazione Russa (12.300 km2, 1.162.801 ab. nel 2006), nata nel 1991 dalla divisione in due distinte unità politiche della Ceceno-Inguscezia (esistente dal 1936 in seguito alla fusione dell’oblast′ autonoma dei Ceceni e dell’oblast′ autonoma degli Ingusci, costituite ...
Categorie
  • MILITARIA in Storia
  • STORIA CONTEMPORANEA in Storia
Altri risultati per kamikaze
  • kamikaze
    Enciclopedia on line
    Espressione giapponese («vento divino») che in origine designava i piloti dell’aeronautica appartenenti a un corpo di volontari destinati a gettarsi con il velivolo carico di esplosivo contro l’obiettivo nemico. I k. entrarono in azione nella battaglia di Leyte (1944), di Iwo Jima (1945) e di Okinawa ...
  • kamikaze
    Dizionario di Storia (2010)
    (giapp. «vento divino») Termine riferito originariamente ai due tifoni che avrebbero respinto la flotta dei mongoli in procinto di invadere il Giappone, nel 1274 e nel 1281. Durante la Seconda guerra mondiale il termine venne impiegato per indicare i piloti dell’aeronautica giapponese appartenenti ...
Vocabolario
bambino-kamikaze
bambino-kamikaze (bambino kamikaze), loc. s.le m. Bambino addestrato per fare il kamikaze. ◆ [tit.] Bambino kamikaze a Nablus fermato a un posto di blocco / Ancora un giovanissimo coinvolto in episodi di terrorismo suicida (Stampa, 25 marzo...
attentatore-kamikaze
attentatore-kamikaze (attentatore kamikaze), loc. s.le m. Attentatore che perde volontariamente la vita nell’azione terroristica che compie. ◆ E secondo Sandro Gualano […] è stato l’effetto sorpresa a giocare a favore degli attentatori-kamikaze....
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